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sabato, 17  settembre 2022



08:25:00
Agricoltura, emergenza costi e lavoro: le proposte di Damiani per la Puglia
"Per la prossima legislatura e il nuovo governo trova grande spazio il sostegno all'agricoltura"



L’aumento vertiginoso dei costi di produzione sta dando il colpo di grazia a un settore da sempre trainante per l’economia del Mezzogiorno e della Puglia ma sofferente purtroppo negli ultimi anni di gravi criticità, sia per cause naturali come i cambiamenti climatici che per scelte politiche errate: il mondo agricolo chiede aiuto e le istituzioni hanno il dovere di farsi carico delle sue problematiche con interventi non solo “tampone” a danni avvenuti ma con una programmazione adeguata e lungimirante.

“In estrema sintesi, le imprese agricole oggi si trovano ad affrontare due scogli durissimi: l’aumento fuori controllo dei costi di produzione e la carenza di manodopera. Con il mio partito, Forza Italia, siamo sempre stati al fianco delle categorie produttive, ascoltando le loro istanze non certo solo nei periodi di campagna elettorale. Il mio impegno personale è testimoniato e documentato dalle iniziative che ho intrapreso in sede nazionale durante il mio mandato parlamentare, attivando per esempio un tavolo di confronto sulla Xylella fra operatori del settore agricolo e il Sottosegretario all’Agricoltura Battistoni a novembre scorso – dichiara il senatore uscente e ricandidato alle politiche del 25 settembre, Dario Damiani.

Nel programma di Forza Italia per la prossima legislatura e il nuovo governo trova grande spazio il sostegno all’agricoltura, che per l’Italia rappresenta un vanto, un’eccellenza nota nel mondo che va tutelata e valorizzata. In concreto, per ridare ossigeno al settore proponiamo in primis la fissazione di un tetto al prezzo del gas e del gasolio agricolo; la riduzione del cuneo fiscale e ricorso alla fiscalizzazione degli oneri sociali per allineare costi della manodopera a quelli degli altri Paesi concorrenti; l’utilizzo dello strumento del credito d’imposta per rifondere le aziende dei maggiori costi sostenuti per l’acquisto dei principali fattori produttivi, come avvenuto per energia, gas e gasolio. Sul fronte degli interventi per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, proponiamo la creazione di una procedura semplificata di assunzione e gestione del personale italiano e straniero stagionale nel comparto agricolo, eventualmente con l’utilizzo di buoni lavoro che consentano alle imprese e ai lavoratori certezze sull’importo degli emolumenti e possibilità di trasferimento rapido tra aziende in funzione dei programmi di raccolta; e la concessione della facoltà ai percettori del reddito di cittadinanza di prestare la loro opera con intervalli prestabiliti senza perdere il diritto all’aiuto al termine del periodo di lavoro.

Si tratta di interventi urgenti e non più rinviabili, poiché gli effetti drammatici dei rincari energetici e dei costi di produzione li vedremo già a breve per esempio sul prezzo del nostro olio extravergine d’oliva, che, stando a quanto ho potuto apprendere dagli operatori incontrati in queste settimane nei numerosi incontri sul territorio, porterà le quotazioni dell’extra vergine nazionale ai livelli della campagna olearia 2014/15, quindi a 6 euro/kg e oltre alla produzione; che vuol dire almeno 8 euro al litro sugli scaffali del supermercato. Con un effetto domino disastroso per un nostro prodotto di eccellenza, che purtroppo sarà off limits per tantissime famiglie italiane, costrette a ripiegare su prodotti esteri di minor qualità: una spirale perversa che bisogna interrompere prima che si inneschi. Nel caso specifico della Puglia, non posso non accennare al dramma peculiare della nostra regione, il proliferare della Xylella, batterio che ha già raggiunto alcune zone del Barese e persino Cerignola.

Qui le colpe sono chiare e ascrivibili al governo regionale di Michele Emiliano, che non ha mai applicato le misure di prevenzione prescritte agli esordi della diffusione della malattia, bloccando con ricorsi al TAR le operazioni di eradicazione degli alberi infetti, allora pochi e oggi milioni. Più in generale, la nostra regione necessita poi di migliorare il sistema irriguo dei consorzi di bonifica, poiché una percentuale importante dell’acqua si spreca a causa di perdite nelle condotte; occorre sviluppare in Puglia una politica dei Distretti agricoli di Filiera, che hanno il compito di affrontare a 360 gradi le problematiche di un determinato comparto e attuare tutte le sinergie tra le imprese e le istituzioni; creare un piano di logistica che dia valore ad aeroporti quali quello di Grottaglie, che potrebbe diventare un Hub per il trasporto delle eccellenze alimentari, in collegamento con l’interporto di Taranto. Abbiamo varie proposte per lo sviluppo del nostro territorio regionale: lavoreremo per realizzarle, mi auguro già dal 26 settembre”.
 
 
 


Redazione



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