Una vita spesa per la cultura, l’arte e la sua città. Barletta piange la scomparsa di Franco Lamonaca, giornalista pubblicista e instancabile promotore culturale, che avrebbe celebrato quest’anno il traguardo dei cinquant’anni d’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti. Figura poliedrica, anima discreta e appassionata, Lamonaca ha intrecciato la sua vita con la poesia, le arti figurative e la storia della sua città, che ha amato senza riserve.
Nato e vissuto a Barletta nel 1942, fin dagli anni Settanta ha affiancato al giornalismo un’intensa attività di valorizzazione artistico-letteraria, già direttore di Radio Antenna Uno. Con il marchio “Artepoesia” ha ideato e curato iniziative editoriali ed espositive di rilievo nazionale, tra cui l’agenda antologica “Sette giorni, una poesia”, pubblicata per quattordici edizioni dal 1979 al 1992, e la Mostra Nazionale di Poesia “50 firme in cornice”, che ha portato in città alcuni dei nomi più importanti del panorama poetico contemporaneo.
Fondatore e direttore della Mostra-Mercato di Belle Arti “Premio Via Nazareth” (1980-2011) e del Premio Barletta Provincia (dal 1997, giunto alla 23ª edizione), Lamonaca ha saputo trasformare Barletta in un crocevia di artisti e poeti, offrendo occasioni di confronto e crescita culturale. Tra le sue creazioni anche il “Certame di Poesia La Disfida di Barletta”, organizzato nel 2003 in occasione del Cinquecentenario dello storico evento.
Appassionato d’arte e di tradizioni locali, si è cimentato anche nel disegno e nell’intaglio del legno d’ulivo, esponendo in diverse rassegne, e ha firmato numerosi componimenti poetici. È stato inoltre autore di enigmistica, curando per anni una rubrica sul giornale Il Fieramosca.
Tra le tante testimonianze di affetto e gratitudine, spiccano le parole di don Bruno Quattrocchi, sacerdote barlettano oggi a Fabriano, che lo ha ricordato così:
«Franco Lamonaca è stato una persona molto attiva, nel giornalismo come nella politica culturale. Quest’anno avrebbe festeggiato 50 anni da giornalista. Scriveva per Il Fieramosca e curava i cruciverba, ma era soprattutto poeta: ha scritto tante poesie bellissime ed è stato il promotore di Artepoesia e del Premio Via Nazareth tra gli anni Ottanta e Novanta.
Ricordo la via Nazareth piena di quadri e versi: lui era il cuore di quelle iniziative. Amava Barletta profondamente, ne custodiva le tradizioni, da De Nittis a Piripicchio, a cui ha dedicato un libro uscito con Rotas. Era stato insignito di una recente onorificenza comunale, segno della stima della città. Era un uomo semplice e di cuore: aiutava, lavorava, si esponeva in prima persona, ma sempre con discrezione, tornando poi nella sua solitudine, perché non si era mai sposato. Un uomo profondo, come le sue poesie».
Qui una delle sue poesie dedicata a Madre Teresa:
Madre Teresa
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Ferrea nella fede
Hai seguito la via
Del Cristo
Varcando in preghiera
Le terrene sofferenze.
Deciso è stato l' arduo
Tuo cammino verso l'altro
E pregna di fervore
Hai solcato l' erta via
Recando con dovizia
Il faro della tua Missione.
Quanta pace
Nel tuo mistico sorriso
Tra quelle forti rughe
Scavate dal tempo
E quanta luce
Nello sguardo tuo pietoso
Rivolto alla miseria
Che bene hai sopportato
In carità vivendo
Tra i poveri più poveri
Della cara tua Calcutta.
Or che dal cielo
Pietosa tu guardi
Traslata dalla giostra
Della vita
Più grande arriva ai cuori
Il tuo conforto
Permeato di spirito divino.
Nel quieto arcano
Dei pensieri
Dall' oltre indefinito
Del Creato
D'amore traboccante
Ancora torni
Madre Teresa.
E sul biancore del tuo saio
Listato d'azzurro
Un' aureola di stelle
Di santità rifulge.
Franco Lamonaca