Un pomeriggio da brividi al Cosimo Puttilli: grande cornice di pubblico, coreografie spettacolari e cori incessanti hanno acceso il derby della Bat tra Barletta e Fidelis Andria, nel segno di un gemellaggio storico che unisce due piazze tra le più calde del Sud. In campo, però, amicizia da parte e battaglia vera, con una sfida tirata, ricca di episodi e colpi di scena. Barletta (4-3-3) De Luca al posto di Di Cillo, Fantacci, Da Silva, Laringe il trio d’attacco. Fidelis con qualche novità di formazione ma in avanti tandem pesante Orlandi-Taurino-Marquez.
Partita subito intensa: pressing alto, tanti contrasti e poche occasioni nitide. Al 24’ la prima vera emozione: punizione di Guadalupi, palla sul palo, sulla respinta ci prova Da Silva ma la difesa ospite si salva. Risponde un minuto dopo Banse da fuori, conclusione alta. Barletta che si rivede al 43’ con Fantacci, ma il suo sinistro potente termina alto. All’intervallo è 0-0. Nella ripresa l’avvio è scoppiettante: al 48’ rigore per il Barletta per trattenuta di Allegrini su Da Silva. Dal dischetto Fantacci si fa ipnotizzare da Summa, che tiene in piedi la Fidelis. Passano sette minuti e arriva la beffa per i padroni di casa: al 55’ punizione di Giorgione dalla lunga distanza, il suo tiro velenoso sorprende Fernandes. Ospiti avanti 0-1. La partita si accende: cartellini, proteste e tanta tensione. Il Barletta resta anche in dieci per l’espulsione di Bonnin che commette un’ingenuità ai danni di Marquez dopo aver subito un fallo dallo stesso numero 9 ma la squadra non molla. All’83’ la svolta: cross di Coccia, stacco imperioso di Riccardo Lattanzio che di testa beffa Summa e fa esplodere il Puttilli.
 
Gli ultimi minuti sono sul chi sbaglia di meno. All’ultimo istante di gara qualche brivido per un tiro da fuori di Amoabeng respinto da un compagno ma dopo sei minuti di recupero il derby finisce 1-1, tra emozioni e un’atmosfera da grande calcio che con la Serie D non c’entra quasi nulla.