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domenica, 7  settembre 2025



11:23:00
Stella Mele (Fdi): “Tre anni di Governo Meloni, un bilancio in positivo”
La nota



I primi tre anni del governo Meloni hanno portato avanti una combinazione di stabilità, efficienza economica e investimenti strategici, oltre a interventi concreti per la famiglia, l’energia e l’ordine pubblico. 
Il quadro che emerge è quello di un esecutivo che ha saputo agire in modo coerente e deciso per affrontare sfide economiche, sociali e infrastrutturali, consolidando il suo ruolo e la sua credibilità sia in Italia sia sulla scena internazionale,  ottenendo rilevanti risultati su diversi fronti.

Questi primi tre anni di governo rappresentano innanzitutto un periodo di stabilità politica che l’Italia non sperimentava da tempo. La durata stessa dell’esecutivo è già un risultato significativo, in un Paese spesso segnato da frequenti interruzioni.
Dal suo insediamento (ottobre 2022), il governo Meloni ha, infatti, superato il traguardo dei 1.024 giorni in carica, diventando il quarto governo più longevo nella storia della Repubblica italiana. Un risultato che riflette un’impronta politica solida e che testimonia una leadership capace di governare con coerenza e determinazione.


Sul piano della crescita economica e del rafforzamento dei conti pubblici, i risultati sono tangibili. Il deficit è stato ridotto con decisione, i conti pubblici hanno mostrato maggiore equilibrio e i mercati hanno risposto positivamente, con uno spread sceso ai minimi da quindici anni. Questo significa che l’Italia oggi è considerata più affidabile e capace di gestire le proprie finanze con responsabilità.

Per quanto attiene l’*occupazione,  
in questi tre anni, si sono finalmente registrati segnali di forte ripresa, ma non sono solo i numeri a raccontare questa storia. Sono le persone. Oltre 24,3 milioni di italiani oggi hanno un lavoro, e tra loro più di dieci milioni sono donne. 
Secondo dati della CGIA, nei primi due anni ci sono stati 847.000 nuovi posti di lavoro, di cui molti a tempo indeterminato, mentre i contratti precari sono diminuiti.  
Lo stesso Presidente Meloni ha sottolineato come il tasso di occupazione sia ai massimi e il tasso di disoccupazione ai minimi da 18 anni.  

Relativamente agli investimenti e alla sicurezza interna, il governo Meloni è riuscito ad attirare oltre 80 miliardi di euro in investimenti da soggetti esteri e grandi imprese. Un’iniezione vitale per la crescita economica nazionale.
Parallelamente, sono stati assunti quasi 42.000 nuovi operatori tra Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza, garantendo un significativo rafforzamento in termini di sicurezza e protezione civile 

Sul fronte energetico, il governo ha approvato il ritorno al nucleare civile, aprendo la strada a reattori modulari avanzati che, secondo le stime, potrebbero rappresentare fino al 22 % del mix energetico nazionale entro il 2050, contribuendo significativamente alla decarbonizzazione e all’ autonomia energetica. 

Nell’ ambito delle politiche sociali e delle famiglie, il bilancio approvato (pari a 30 miliardi) è stato costruito con un forte orientamento alle famiglie e al sistema sanitario, prevedendo bonus di 1.000 € per i neo-genitori, limitati ai nuclei meno abbienti con redditi medio-bassi e un contributo straordinario da parte delle banche di 3,5 miliardi a sostegno della sanità nazionale. 

In merito al ruolo internazionale e alla credibilità geopolitica, la leadership di Giorgia Meloni ha, di fatto, consolidato l’Italia come voce influente in Europa, rafforzando i legami con NATO e UE, restituendo credibilità diplomatica a livello internazionale e dimostrando prudenza verso le influenze esterne.  

Questi dati confermano quanto il governo abbia saputo in questi anni reagire con coraggio e visione, perseguendo una crescita responsabile, investendo nel futuro e valorizzando il proprio ruolo in Europa e oltre, rendendo l’Italia un paese più forte e più solido nell’intero panorama europeo. L’equilibrio ritrovato nei conti pubblici, i risultati sul lavoro, sulla sicurezza e le nuove strategie infrastrutturali (come il rilancio del Ponte sullo Stretto di Messina), delineano finalmente il profilo di un Paese che non si accontenta, che non si ferma, che guarda avanti con fiducia, unendo rigore e solidarietà, crescita e responsabilità, radici e visione.

Stella Mele
Membro Assemblea Nazionale Fdi e Consigliere comunale


Redazione










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