Includere e non escludere: questo è il mobile obiettivo di un progetto ambizioso dal titolo “MATITE E PENNELLI” , che nasce dalla collaborazione di due psicologhe C. I. SFREGOLA e C . DISTASO con la parrocchia S. Giacomo Maggiore Barletta e l’associazione ASSOMEDA e VIVERE 360, che ha avuto inizio lo scorso 8 ottobre .

“L’inclusione si manifesta nello spalancare le braccia per accogliere senza escludere, senza classificare in base alla classe sociale, alla razza, alla religione. Davanti a noi c’è solo una persona da amare come Dio ama noi.”

Queste sono le parole di Papa Francesco che fanno breccia nell’idea del progetto.

Il parroco don Fabio Daddato ha benedetto e approvato questo progetto, mettendo la sala parrocchiale a disposizione di 22 bambini con sviluppo tipico e 22 bambini con sviluppo atipico. Il progetto ha finalità specifiche di promuovere le abilità di motricità fine e delle funzioni esecutive di attenzione e coordinazione.

Si partirà dal tratto grafico fino alla progettazione di un disegno che i bambini riprodurranno e dipingeranno su delle tele. Il tratto grafico racchiude se stessi: l’emozione , espressività e movimento .

Esso genera attenzione e abilita le funzioni esecutive di base. Con produzione del tratto grafico il bambino libera le sue energie e manifesta le sue potenzialità di slancio all’interno dello spazio grafico. 

Ogni bambino è arte e la sua arte può essere espressa, accolta, potenziata e migliorata. Ad accompagnare le due psicologhe sono stati i ragazzi volontari della parrocchia che, con entusiasmo, hanno accolto i bambini mettendosi alla loro altezza e respirando le loro emozioni aiutandoli a compiere le attività.

A sostenere una parte delle piccole spese sono due commercianti che hanno scelto di rimanere nell’anonimato. Il parroco don Fabio riferisce di essere particolarmente entusiasta nel vedere questa corsa di generosità condivisa tra professionisti, commercianti, genitori e giovani della parrocchia. “C’è tanto bene nel cuore degli uomini”