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lunedė, 22  settembre 2025



14:37:00
Campese (FDI): “Trasporti fermi per la politica estera: il sindacato dimentica i lavoratori”
La nota dell'ex assessore al bilancio



"Oggi migliaia di cittadini sono rimasti bloccati a causa dello sciopero nazionale dei trasporti pubblici, promosso dalla CGIL in segno di protesta contro l’intervento militare israeliano su Gaza. Treni cancellati, autobus fermi, pendolari esasperati e studenti abbandonati a se stessi: questo il risultato concreto di un’iniziativa che nulla ha a che vedere con la tutela dei diritti sindacali in Italia proprio quei diritti dei lavoratori che il sindacato dovrebbe tutelare.
Ci si chiede legittimamente: che ruolo ha un sindacato italiano nella politica estera mediorientale? Nessuno. La CGIL, un’organizzazione che dovrebbe concentrarsi su salari, diritti e sicurezza dei lavoratori italiani, ha preferito schierarsi su un tema complesso e distante, usando strumenti come lo sciopero – previsti per ben altre battaglie – per fare pressione ideologica. La CGIL ha scelto ancora una volta di occupare il terreno della politica estera, invece di quello del lavoro. Un comportamento che lascia perplessi e che alimenta un crescente senso di distanza tra l’organizzazione e le esigenze reali dei lavoratori.
Non si contesta il diritto di esprimere un’opinione contro una guerra ingiusta, ma l’abuso di strumenti che causano danni ai cittadini senza produrre alcun effetto concreto sulla geopolitica internazionale.
I lavoratori non sono burattini del pensiero politico. Meritano rappresentanza, non militanza. E soprattutto, meritano che, chi dice di difenderli non sia la causa dei loro disagi quotidiani.
Le battaglie appaiono spesso più ideologiche che concrete, più simboliche che efficaci. E il risultato è evidente: sempre più lavoratori si allontanano da quella sigla sindacale, ritenendola distante, autoreferenziale e poco utile nella vita reale.
Il sindacato dovrebbe essere casa dei lavoratori, non palcoscenico per prese di posizione geopolitiche o peggio, rampa di lancio per occupare posizioni strategiche in Parlamento. Oggi, più che mai, chi lavora ha bisogno di rappresentanza vera, non di manifestazioni ideologiche fine a se stesse, allontanando giovani e lavoratori."


Redazione










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