Oggi si è tenuto un Consiglio comunale per deliberare, tra l’altro, su alcuni provvedimenti urbanistici che avrebbero lasciato un segno indelebile nella nostra città e alle nuove generazioni: nuove colate di cemento.
Sindaco Cannito, è inutile che continui ad arrampicarti sugli specchi e prenditi le tue responsabilità. Ti chiedo anche di non definirmi “sedicente”: tutto questo mi rammarica molto e offende la mia persona, perché non sono mai stato un voltagabbana e mai mi sono definito diversamente dalla coalizione di maggioranza in cui sono stato eletto.
Al contrario, fai finta di non vedere ciò che è già successo e continua a succedere: guarda a chi è entrato e uscito scambiando l’Amministrazione come un porto di mare. Sindaco Cannito, ti prego, non continuare sulla strada degli insulti gratuiti: fai politica, ma quella seria. E mi viene in mente quella di un grande socialista e partigiano vero, il Presidente Sandro Pertini.
Tu, Sindaco Cannito, hai voluto questa maggioranza: la tua, la nostra maggioranza. Ma con una differenza: io non avrei governato a tutti i costi, con entrate e uscite, offese e insulti e, al contrario, dando premi pur di rimanere in sella, facendo finta che nulla fosse mai successo.
Parlare poi del risultato dei provvedimenti urbanistici portati oggi in Consiglio comunale — uno non approvato e l’altro ritirato — per i quali la Commissione Urbanistica, di cui faccio parte, non si è potuta esprimere a causa del comportamento non democratico di alcuni esponenti della maggioranza, che non riescono a rassegnarsi, appare superfluo.
E allora, pur rimanendo tutte le mie perplessità sui provvedimenti urbanistici, già denunciate pubblicamente e senza paura, ti chiedo, Sindaco, di riprendere il tuo ruolo senza che altri possano agire al tuo posto.
Michele Trimigno
Capogruppo consiliare
Lista Barletta al Centro