Attualita
mercoledì, 9 luglio 2025
10:02:00
Approvata al Senato la legge su tutele lavorative e permessi retribuiti per i malati oncologici
Il commento a caldo di Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna ODV Coordinatrice del Gruppo 'La salute
L’impegno incessante a favore dei diritti sul lavoro per i pazienti oncologici e onco-ematologici portato avanti dal Gruppo di advocacy “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” è stato finalmente premiato: il DDL n.1430 in materia di conservazione del posto di lavoro e permessi retribuiti è finalmente Legge.
L’Assemblea del Senato ha approvato il disegno di legge a favore dei lavoratori e lavoratrici dipendenti con malattie oncologiche e onco-ematologiche, invalidanti e croniche. Il DDL, che era già stato approvato dalla Camera lo scorso marzo, è giunto in Aula nel primo pomeriggio e approvato all’unanimità.
«Da questo momento le persone con diagnosi di tumore non rischiano più di essere licenziate. La proposta di legge sul comporto è legge e d’ora in avanti garantirà la conservazione del posto di lavoro e la retribuzione dei permessi per esami e cure mediche a tutti quei lavoratori e lavoratrici affetti da una malattia oncologica, invalidante e cronica», questo il commento a caldo di Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna ODV Coordinatrice del Gruppo ‘La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere’, cui aderiscono 46 Associazioni dei pazienti.
«L’approvazione in Senato del DDL sul comporto mette fine ad un lungo e faticoso cammino iniziato dal nostro Gruppo diversi anni orsono e richiamato all’attenzione della politica durante la scorsa legislatura. Siamo consapevoli del grande passo avanti compiuto a favore di tutte quelle persone che convivono con il carico di un tumore; siamo contenti per tutti coloro che adesso vedranno assicurati diritti e tutele fondamentali in ambito lavorativo e potranno avere una maggiore serenità almeno per ciò che riguarda la stabilità professionale ed economica, fondamentali quando è presente una malattia oncologica, che notoriamente porta alla cosiddetta “tossicità” finanziaria, ovvero ad un impoverimento del nucleo famigliare, dovuto alla perdita di produttività legata alla malattia e alle sue conseguenze più immediate, come le assenze dal lavoro per fare i trattamenti e i controlli medici, ma anche le difficoltà fisiche a causa degli effetti collaterali delle cure. Questa è una legge per la dignità della persona malata e per l’intera comunità civile. Niente più licenziamenti, cui tristemente abbiamo assistito impotenti negli scorsi anni; posto di lavoro garantito; incremento di 10 ore di permessi retribuiti per tutti i pazienti fragili con patologia oncologica invalidante che richiede visite ed esami serrati, per cui le 18 ore annue disponibili diventano 28. Il mio ringraziamento davvero speciale».
Redazione