Attualita
venerdė, 22 agosto 2025
15:09:00
Comitato 167: "La città dal basso: le forze civiche si uniscono per cambiare Barletta"
La nota del Presidente Di Bari
Non è una scelta improvvisata. È una responsabilità che nasce da anni di ascolto, di presenza nelle strade,
nei cortili, nei luoghi dove la politica ha smesso di guardare, piegata ai giochi di potere. Il Comitato di
Quartiere Zona 167 di Barletta, che ogni giorno raccoglie segnalazioni, lamentele, richieste d’aiuto da
parte di chi vive in prima persona le difficoltà della periferia, oggi sente il bisogno di fare un passo in più
su una sempre più pressante sollecitazione da parte di cittadini che da noi si sentono rappresentati.
La nostra esperienza ci ha insegnato che non basta denunciare i problemi: bisogna costruire risposte
collettive. Abbiamo creato una rete sociale che non si limita all’assistenzialismo, ma pratica una
solidarietà che solleva le persone e le rende protagoniste. Tuttavia, la voce dei cittadini resta inascoltata da
chi amministra, e questo non è più tollerabile.
Il contesto è noto: una città in cui la politica tradizionale sembra lontana dai bisogni reali, incapace di dare
risposte, più preoccupata di conservare equilibri interni che di offrire soluzioni concrete. Viviamo in un
tempo in cui le forze politiche si reggono inventando paure e individuando nemici nei più deboli. È così
che si spengono le idee e si ferma una comunità.
Per questo il Comitato Zona 167 annuncia di unirsi a un progetto più ampio: un laboratorio di
partecipazione animato da forze civiche “vere” che da anni operano nella città distinguendosi per
impegno, concretezza e vicinanza alla gente. Un percorso in cui le domande che nascono dai quartieri,
dalle case popolari, dalle scuole senza fondi, possano entrare nelle istituzioni con la forza di chi vive i
problemi sulla propria pelle.
Non si tratta di “entrare nella politica” come la conosciamo, ma di riportare la politica – quella vera – tra
le persone, facendola tornare strumento di riscatto e di diritti. Vogliamo trasformare il mutualismo in
mutualismo conflittuale: non solo aiutare, ma pretendere risposte. Non solo resistere, ma costruire
alternative concrete. Seguendo la lezione delle antiche società di mutuo soccorso, che seppero unire
solidarietà e lotta, portando a conquiste reali.
Il Comitato ribadisce che questa scelta nasce dal basso, dalla continua sollecitazione della comunità che
chiede un impegno più forte, capace di superare le logiche assistenziali e di farsi voce nelle sedi
decisionali.
La politica non è dei partiti, ma delle persone. È tempo di riportarla a casa.
Redazione