Attualita
lunedė, 7 luglio 2025
09:32:00
Comitato 167 Barletta: "Altro che città liberata: Barletta affonda mentre il Sindaco scarica e deride"
La nota di Di Bari e Patella
Sin dalla sua nascita, il Comitato di Quartiere Zona 167 ha scelto di comunicare in modo limpido, serio e costruttivo, servendosi delle pagine dei giornali per dar voce ai cittadini e rilanciando successivamente le proprie note attraverso i canali social. Un metodo “igienico”, lontano da urla, insulti e polemiche sterili, e basato su fatti, proposte e dialogo pubblico.
Ma di fronte alle recenti dichiarazioni del Sindaco Cannito, che liquida con un “poveracci” chi manifesta legittima preoccupazione per la sicurezza in città, non possiamo tacere.
Siamo sdegnati e profondamente indignati.
È inaccettabile che, in tempi segnati da episodi gravissimi – estorsioni con metodo mafioso, sparatorie in pieno giorno, traffico di droga dilagante – il primo cittadino si limiti a scrollarsi di dosso ogni responsabilità e si rifugi nella solita narrazione autoassolutoria: “Barletta non è Gomorra”, “l’ordine pubblico non è competenza mia”, “l’amministrazione è presente”.
Presente dove? Con chi? Sicuramente non con noi, né con i cittadini dei quartieri dimenticati.
Abbiamo chiesto più volte un confronto pubblico con il Sindaco. Mai una risposta. Mai un’apertura. Solo silenzio.
Abbiamo proposto l’attivazione di un protocollo di Controllo del Vicinato, misura concreta e già adottata in decine di città italiane: ignorati.
Abbiamo persino suggerito un test volontario del capello per gli amministratori, come segnale simbolico ma potente nella lotta contro lo spaccio e il consumo di droga: silenzio assoluto con le conseguenti ombre che ne ha prodotto sull’opinione pubblica.
E ora ci tocca ascoltare chi, dopo aver promesso in campagna elettorale di “liberare la città”, la lascia sprofondare nel disordine, nel degrado e nella paura, limitandosi a vantarsi del “carico fiscale più basso” come se fosse l’unico metro di giudizio dell’efficienza amministrativa.
La verità è che Barletta non è stata affatto liberata. È stata dimenticata. È stata abbandonata.
Mentre crescono il disagio sociale, il senso di insicurezza, la sfiducia verso le istituzioni, nonostante gli sforzi delle forze di polizia che, pur nella esiguità delle risorse, sono riusciti ad arginare con successo alcuni fenomeni, ma non basta. Occorre una azione coordinata di tutte le componenti della comunità.
E in tutto questo, non manca solo la presenza fisica del Sindaco. Manca l’ascolto, il confronto, la volontà politica di affrontare la realtà per quella che è, senza edulcorarla né insultare chi osa raccontarla.
Il Comitato della Zona 167, da anni, lavora sul territorio. Non con le chiacchiere, ma con azioni. Non con gli slogan, ma con iniziative.
E continuerà a farlo, a testa alta, rappresentando chi non ha voce, chi è stanco di essere preso in giro, chi vuole una Barletta più sicura, più giusta, più viva.
Se davvero qualcuno vuole liberare questa città, cominci con il liberarla dal silenzio, dall’arroganza e dall’autoreferenzialità.
Barletta, lì 06/07/2025 Il Presidente
Giuseppe Di Bari
Redazione