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sabato, 16  settembre 2023



09:00:00
Dune e paesaggio costiero, PD: "La tutela smetta di essere solo declamata"
“La norma contenuta nella Legge di Bilancio 2023 è proprio esempio di tutela attiva"



“Le dune e il paesaggio costiero pugliese sono un bene prezioso che da circa vent’anni è protetto e tutelato attivamente dalle politiche riformiste attuate con il decisivo contributo del Partito Democratico”. Lo sottolinea il segretario regionale del PD Puglia, Domenico De Santis, che interviene in una polemica che giudica “completamente infondata perché non tiene conto dello spirito di una legge che punta a porsi come strumento per prevenire e proteggere, oltreché gestire meglio il delicato tema del demanio costiero e del patrimonio naturale pugliese”.

“La norma contenuta nella Legge di Bilancio 2023 è proprio esempio di tutela attiva ed è il frutto della riflessione e della successiva elaborazione di un emendamento condiviso da consiglieri regionali PD, preoccupati del fatto che la cura delle dune costiere smetta di essere solo declamata e diventi un compito da svolgere quotidianamente”, aggiunge il presidente del Gruppo PD in Consiglio regionale, Filippo Caracciolo.

“Ci siamo messi attivamente a fianco dei Comuni nella difesa e nella valorizzazione delle dune, dando ai sindaci la facoltà di imporne la cura in capo ai soggetti che hanno già pezzi di costa in concessione, in modo che si occupino della salvaguardia e manutenzione delle dune, così da aumentare i vantaggi per la collettività e senza dare ai concessionari la possibilità di fare alcuna attività sulle dune stesse”, ribadisce il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Demanio, Raffaele Piemontese, che era già intervenuto nel dibattito specificando scopi e limiti rigorosi dell’intervento legislativo approvato il 29 dicembre scorso dal Consiglio regionale pugliese.

"È dalla consapevolezza del ruolo cruciale che la salvaguardia e l’adeguata cura del territorio rivestono nel preservare l’ambiente e garantire la sicurezza della collettività che muove la norma approvata dal Consiglio regionale - specifica De Santis - che punta, tra le altre cose, a sostenere i Comuni, quotidianamente in prima linea in questa battaglia. Sbaglia pertanto chi la interpreta come un pericolo o una minaccia per le nostre dune e per il patrimonio paesaggistico che esse rappresentano. L’obiettivo finale di questa legge è più che altro quello di perseguire una maggiore coerenza e uniformità nella cura del nostro territorio”.

“Non è quindi il liberi tutti – aggiunge Piemontese – ma un rafforzamento delle azioni per la salvaguardia di aree di demanio marittimo particolarmente delicate e bisognose di una forte tutela: le tutele, i vincoli, i pareri necessari per svolgere azioni sulle dune come su ogni altro elemento del paesaggio costiero restano tutti e si rafforzano”.

“Siamo consapevoli che un tema così importate come quello della tutela del territorio non può essere affrontato senza una condivisione che veda tutti i soggetti coinvolti fare un passo in avanti. Ecco perché nelle prossime settimane avvieremo una serie di consultazioni per esporre il testo, recepire osservazioni, ascoltare suggerimenti e proposte da parte dei Sindaci, delle associazioni e di chiunque vorrà dare il proprio contributo per costruire, insieme, la migliore proposta possibile. Come Segreteria regionale siamo al lavoro sul tema e Adalisa Campanelli, responsabile alla Conversione ecologica e all’Agenda 2030, ha organizzato un incontro che si terrà nei prossimi giorni. Sarà un percorso che faremo raccogliendo i dubbi, bisogni e le proposte. Lo faremo in chiave costruttiva e, se dovessero emergere criticità insuperabili, saremo anche pronti a rivedere la norma.”

“Tanto sono evidenti queste osservazioni – rimarca Piemontese – che, dopo 9 mesi dall’introduzione di questa facoltà, non c’è stato alcun assalto alle dune e dal settore delle imprese balneari non è stata manifestata alcuna richiesta, a riprova del fatto che i benefici sono tutti pubblici mentre per i privati concessionari ci sarebbero solo oneri aggiuntivi”.

“Nel rispetto di tutti gli attori di questa vicenda e alla luce dei diversi interventi anche autorevoli sulla stampa, ritengo che sarebbe opportuno aprire un tavolo di confronto con sindaci, associazioni e cittadini  – dice il capogruppo PD Caracciolo – “che produca effetti migliorativi sulla norma presentata nella legge di bilancio 2023. Sono convinto che questo confronto permetterà a tutti di raggiungere l’obiettivo di tutelare, in maniera fattiva, le dune e il paesaggio costiero pugliese””.

“Siamo aperti a raccogliere i frutti che emergeranno da questo nuovo dibattito, alimentato anzitutto dai sindaci e dai Consigli comunali che hanno la responsabilità reale del tratti di costa pugliese – conclude il vicepresidente Piemontese – e siamo pronti a revocare in qualsiasi momento una facoltà, mantenendo la nostra bussola orientata alla tutela vera dell’interesse pubblico legato al nostro patrimonio naturale”.


Redazione



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