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09:07:00
Dal lavoro offerto ai giovani alle reti tra Comuni della Bat: il turismo secondo Flavio Civita
Il candidato al Consiglio regionale della Puglia con Fratelli d'Italia porta il suo know how nel settore: «Ho dato in concessione la mia struttura ricettiva ad andriesi che volevano rientrare dall'estero»



Creare lavoro e sviluppare reti fra soggetti pubblici e privati: per Flavio Civita, candidato di Fratelli d’Italia al
Consiglio regionale della Puglia, questo significa fare turismo. Durante la scorsa estate, il Tacco d’Italia ha
subìto diversi problemi: dall’overtourism – con conseguente aumento di prezzi e perdita d’autenticità – alla
crisi delle infrastrutture (basti pensare a traffico e parcheggi in tilt), passando per il problema del lavoro
(precarietà e scarsità di opportunità per i giovani).
Il commercialista andriese ribalta questo modo di fare turismo e propone alcune soluzioni, concentrandosi
sulla Bat, la Sesta provincia pugliese che è al centro della Puglia e del Mediterraneo. Un territorio – secondo
lui – ad alto potenziale turistico e per questo da sostenere.
«In cambio di un canone agevolato e quasi simbolico, ho concesso in gestione la struttura che io e mia
moglie abbiamo messo su ad un gruppo di giovani andriesi che vivevano all’estero e volevano tornare –
racconta Flavio Civita –. È accaduto tutto per caso – spiega –: nell’ambito del mio lavoro di consulenza alle
imprese, mi chiesero informazioni sulla possibilità di realizzare progetti in Puglia. Mi comunicarono l’idea di
voler fare economia e turismo per il territorio. Fui colpito da quell’entusiasmo e anche per questo io e
Teresa decidemmo di mettere a loro disposizione “Terre di Sveva” che sta diventando giorno dopo giorno
una realtà viva oltre che un esempio di economia funzionale al territorio e funzionante in area Castel del
Monte. Come già facevamo noi, si occupano di accoglienza».
«”Terre di Sveva” – chiarisce – è nata alle pendici del maniero federiciano nell’estate del 2023. Oltre che
ribadire la connessione con le nostre radici, quest’impresa mira a promuovere il territorio. Quando i turisti
arrivano nel b&b, si dissetano con acqua e rosmarino o limone e subito dopo assaggiano l’olio che
produciamo con olive non innaffiate né trattate. Poi, li portiamo a passeggio per il nostro fondo
chiacchierando con loro della nostra terra».
Secondo Civita, «la Bat ha punti di interesse turistico importanti ma non collegati tra loro: si pensi ai castelli
di Trani, una terrazza sul mare, e Barletta col suo imponente fossato, senza trascurare le saline di
Margherita di Savoia e i dolmen di Bisceglie, solo per citarne alcuni. Ecco, basterebbe intercettare i giusti
finanziamenti e pensare ad un servizio navetta o a tratte bus che colleghino le città del mare e quelle
dell’entroterra, creando itinerari e momenti esperienzali».
Per lui, però, uno dei punti focali è l’urbanistica connessa al turismo: «Sempre rispettando il territorio, ci
siano meno vincoli per chi vuole ripristinare manufatti, ad esempio. Se si crede nell’accoglienza di persone
dall’estero o da altre regioni, vanno riviste alcune norme, incoraggiando chi vuole fare impresa. La Bat -
conclude - non sia soltanto terra di passaggio».


Comunicato Stampa MAP










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