Cultura
sabato, 20 settembre 2025
10:16:00
Una tela per non dimenticare: l'omaggio ai caduti della Polizia di Stato in Questura a Bari
L'opera a cura della Professoressa Antonella Palmitessa
Un’opera che unisce memoria, dolore e speranza. È quella che la professoressa e pittrice Antonella Palmitessa ha realizzato per la Questura di Bari su richiesta del dott. Procacci, in ricordo degli agenti Gabriele Schino e Adriano Epifani, caduti in servizio quindici anni fa mentre erano in forza al Reparto Prevenzione Crimine di Bari.
L’idea di partenza era quella di racchiudere, in un’unica tela, la duplice tensione tra il sentimento di disperazione per la perdita dei caduti e il segno di rinascita che ne scaturisce. Così, accanto al dolore evocato dal tramonto della sera, prende vita la forza simbolica dell’Aquila Turrita della Polizia di Stato, che si innalza al centro della scena.
Al cuore della composizione si trova un albero della vita, le cui radici affondano nella memoria dei due operatori scomparsi: i loro volti, inizialmente non previsti, sono stati poi ritratti dall’artista per rendere omaggio alla purezza d’animo e all’orgoglio di chi indossava la divisa. Dalle radici dell’albero nascono frutti che vengono colti da due bambini, immagine delle nuove generazioni che si nutrono del sacrificio e dell’esempio lasciato da chi ha servito lo Stato fino all’estremo.
«Ho fatto tanti lavori per la Polizia e per altre forze dell’ordine – racconta Palmitessa – ma questo incarico mi ha inizialmente colto di sorpresa. Non si trattava soltanto di ricordare due uomini caduti, ma di creare una realtà onirica dal forte contenuto simbolico, capace di trasmettere la circolarità virtuosa che nasce dal dolore e diventa speranza, forza e vita».
Il risultato è una tela che non si limita a commemorare, ma che parla al futuro: un segno tangibile della memoria che diventa eredità, e dello Stato che, anche nel sacrificio dei suoi uomini, trova la forza per rigenerarsi.
Giuseppe Schiavone