È passato oltre un mese dalla manifestazione che ha visto Barletta alzare forte la propria voce per il popolo palestinese, con oltre duemila persone in piazza in una mobilitazione senza precedenti per partecipazione, trasversalità e dignità.

Ma mentre Gaza continua a morire – soprattutto di fame – qui tutto tace.
L’Amministrazione comunale, che aveva condiviso e approvato pubblicamente un documento programmatico di solidarietà e impegno, non ha ancora dato seguito a nessuno dei punti previsti.

Chiediamo nuovamente al Sindaco, alla Giunta, al Presidente del Consiglio e a tutti i Consiglieri Comunali del Comune di Barletta di dare effettivo seguito:

• facendo propri i contenuti del documento programmatico e chiedendo al governo italiano a fare altrettanto;

• stipulando patti di amicizia e gemellaggi con città palestinesi, per dare sostegno umanitario al popolo palestinese;

• intitolando vie o piazze ai territori palestinesi in memoria della guerra genocida in atto e della resistenza del popolo palestinese;

• promuovendo raccolte di fondi per aiuti umanitari e per progetti di pace a sostegno del popolo palestinese;

• promuovendo e attivando iniziative per l'accoglienza, l'affido e l'adozione dei bambini e delle bambine rimasti orfani.

Sappiamo bene che un’amministrazione comunale non può fermare una guerra.
Ma può essere esempio, ispirazione, voce guida per altre città.
E proprio questo chiediamo: non il silenzio, ma il coraggio.

Perché il buon esempio serve. E serve ora.
Serve alle giovani generazioni di Barletta, che hanno bisogno di ritrovare – anche attraverso le istituzioni – il senso profondo della dignità, della giustizia, della responsabilità collettiva.

Chiediamo con forza che l’amministrazione si attivi, con coerenza, rispetto e coraggio.
Barletta ha parlato. E non accetterà che quella voce venga ignorata.

Chiediamo massima diffusione. 

Luigi Gianfrancesco e le cittadine e i cittadini aderenti