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martedė, 14  febbraio 2023



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Green Architettura: integrazione tra natura e architettura
Passa anche dalle città la via per salvare il pianeta: meno suolo, più verde, energie rinnovabili, materiali ecocompatibili



L’ONU, ha definito lo sviluppo sostenibile come: “La capacità di Soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quella della generazione futura “.  Partendo da questo concetto, nel 2015, 193 Paesi hanno sottoscritto un programma d’azione per la sostenibilità fondato su tre pilastri: economico, sociale, ambientale.  17 gli obiettivi e 169 i target o traguardi da raggiungere entro il 2030.

La lotta al cambiamento climatico e la qualità della vita attraversano in maniera trasversale tutti gli obiettivi della Agenda 2030. In particolare, il mondo delle costruzioni è coinvolto in 9 dei traguardi da raggiungere: Salute, acqua, energia, lavoro, imprese, città, clima, consumo, vita. L’edilizia è responsabile, a livello mondiale, del 36% delle emissioni di CO2, del 40% dei consumi energetici, del 50% delle estrazioni di materie prime, del 21% di consumo di acqua. C’è quindi necessità di perseguire un nuovo modo di costruire orientato alla sostenibilità, utilizzando materiali performanti ed ecocompatibili, fonti rinnovabili per la produzione di energia, sistemi per il recupero delle acque, riduzione della espansione urbanistica, salvaguardia del suolo e dell’ambiente, utilizzo di piante verdi per la riduzione di CO2. 

Nasce così, un nuovo modo di progettare e abitare le città attraverso l’integrazione tra natura vivente e architettura; nasce la Green Architettura che trova la sua massima espressione nel “Bosco Verticale” dell’Architetto Stefano Boeri, firmerà anche il “Bosco Verticale”  sul lungomare di BARI. Per la prima volta non è la costruzione che si sviluppa nel verde, ma è il verde che si sviluppa nella costruzione generando la “riforestazione metropolitana”.

Il verde che si sviluppa in verticale, su ogni piano e sul tetto giardino,(centinaia di alberi e di arbusti), diviene elemento essenziale della costruzione in quanto contribuisce a combattere il surriscaldamento nelle città, sviluppa un microclima che genera umidità, filtra le polveri sottili, depura l’aria, sottrae anidrite carbonica ed emette ossigeno, attenua l’inquinamento acustico,  protegge dal sole e dal vento, tutela la biodiversità, crea habitat biologici, contribuisce , nelle stagioni, alla variazione cromatica delle costruzioni. Il messaggio lanciato dalla Green Architettura è forte: Un nuovo modo di concepire il rapporto tra natura e costruzioni è possibile. Consumare meno suolo, sviluppare più verde, usare materiali ecocompatibili, creare energia solo da fonti rinnovabili, è la via che passa dalle città  per contribuire a salvare il pianeta.
 


Cataldo Colamartino



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