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giovedė, 2  febbraio 2023



07:00:00
L'Italia sotto una cappa di smog
Mal'aria nelle città capoluogo. Andria quarta in Italia e prima in Puglia



E’ una vera emergenza. I livelli di inquinamento atmosferico, in Italia, sono troppo alti e lontani dai livelli normativi; quasi un terzo delle città’ vive nello smog. A certificarlo è il rapporto di Legambiente “Mal’aria di città 2023: cambio di passo cercasi“. Salvaguardare la salute dei cittadini e rendere le città’ più vivibili e sostenibili richiede veramente un cambio di passo, capace di combattere le diverse fonti di inquinamento come la produzione di energia da combustibili fossili, la mobilità, il riscaldamento degli edifici, il consumo di gomme e plastica, le attività industriali ed agricole.

Il rapporto di Legambiente ha preso in considerazione come parametri investigativi, tre dei principali inquinanti della qualità dell’aria: le polveri sottili PM10 e PM2,5, e il biossido di azoto, ,NO2. Il quadro che ne viene fuori è preoccupante. Rispetto ai parametri Europei previsti per il 2030, le città italiane sono fuorilegge nella misura del 76% per il PM10, 84% per il PM2,5 e il 61% per l’NO2. Nella classifica delle città più inquinate, la città di Andria si pone al quarto posto nazionale dopo Torino, Milano e Cremona e al primo posto in Puglia.

Il capoluogo della sesta provincia pugliese, ha sforato per 47 giorni, i 50 microgrammi per metrocubo, limite massimo di PM10 consentito dalla legge. Per rientrare nei target previsti dalle normative europee, Andria deve ridurre, nei prossimi 7 anni, la concentrazione di PM10 del 41%. In ambito urbano, la riduzione dell’inquinamento atmosferico passa attraverso azioni concrete inerenti la mobilità sostenibile del trasporto pubblico, del tutto elettrico in città, del ridisegno di spazi con zone pedonali, ciclabili e a km 30, la diffusione delle reti di ricarica mezzi elettrici, lo sviluppo di zone a zero emissioni, il riscaldamento di edifici a zero emissioni e lo  sharing mobilig.

Le norme europee sono chiare e bisogna farsi trovare pronti: aria pulita entro il 2030 e inquinamento zero entro il 2050.
 


Cataldo Colamartino



inquinamento smog







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