Politica
martedì, 2 dicembre 2025
14:15:00
Il Consiglio comunale di Trani va deserto: maggioranza in tilt e polemiche sul Natale 2025
Il servizio di Amica9 Tv
È crisi politica a Trani? Così sembra dopo il Consiglio comunale di questo pomeriggio, saltato in seconda convocazione per mancanza del numero legale: solo nove presenti, ne sarebbero bastati due in più. All’ordine del giorno c’erano punti delicati: l’acquisizione dell’immobile di via Tasselgardo per la Polizia Locale, le aliquote IMU 2026, debiti fuori bilancio e delibere urbanistiche. A far traboccare il vaso, secondo diversi osservatori, sarebbe stata anche la variazione di bilancio dedicata al Natale 2025: circa 600 mila euro per un mese di iniziative. Una cifra che ha irritato parte della maggioranza, già tesa da settimane, e ha creato ulteriore frizione perché — pare — non tutti fossero stati informati. Il segnale arriva proprio a ridosso dell’ultimo bilancio dell’era Bottaro, dopo oltre dieci anni di governo. Sul fronte politico, le tensioni aumentano: il PD è senza capogruppo, il 5 Stelle Branà ha definito la variazione natalizia una “marchetta elettorale”, mentre l’assenza di un assessore in giunta dopo le dimissioni di Carlo Laurora continua a pesare, anche se, per la verità, sarebbero forse tre le poltrone vuote: le deleghe agli affari istituzionali, cultura e turismo.
Alla vicenda si aggiunge la posizione di Fratelli d’Italia, che definisce quanto accaduto “un grave atto di irresponsabilità”, denunciando una maggioranza incapace perfino di garantire la presenza in aula e bloccando così provvedimenti utili alla città. Ma il segnale politico più sorprendente arriva da Donata Di Meo, capogruppo di Puglia Popolare, formalmente in maggioranza. “Sarà un Natale che molti vedranno dalle vetrine,” afferma. “L’Amministrazione è lontana dalle priorità delle persone: mentre le famiglie faticano, il Comune aumenta le spese natalizie.” La consigliera contesta anche il metodo: sociale e iniziative natalizie sarebbero state accorpate in un’unica votazione, impedendo ai consiglieri di distinguere ciò che è prioritario da ciò che non lo è. Le prossime ore potrebbero essere decisive per Trani e per il suo condottiero Bottaro che, da una maggioranza bulgara, si ritrova oggi in una vera e propria ritirata spagnola, con una città che osserva e attende risposte mentre il 2026 — anno elettorale — si avvicina rapidamente.
Giuseppe Schiavone