Politica
venerdė, 18 luglio 2025
13:46:00
M5S: "PNRR a Barletta, fallimento certificato: milioni di euro persi e cantieri mai avviati"
Il Gruppo Territoriale del M5S accusa l'amministrazione: “Incapacità, sprechi e occasioni mancate per scuole, cultura e servizi. Il sindaco? Aggrappato alla poltrona”
Non occorrevano doti di chiaroveggenza, né poteri divinatori, per intuire che il PNRR a Barletta si sarebbe trasformato in un clamoroso fallimento. E adesso la conferma definitiva è giunta nero su bianco direttamente dal Ministero degli Affari Europei, un'ufficializzazione impietosa che smaschera ciò che il sindaco, gli assessori e l'intera maggioranza avevano goffamente tentato di nascondere dietro un velo di ottimismo di facciata. Parliamo della perdita di milioni di euro, una montagna di soldi evaporati nel nulla a causa di una sconcertante incapacità di spesa da parte di questa amministrazione.
Eppure i soldi c'erano, eccome! Non era necessario andarli a cercar chissà dove, erano lì pronti per essere trasformati in infrastrutture, scuole e spazi culturali. Bastava un barlume di visione ed un pizzico di onestà intellettuale. Invece abbiamo assistito all'ennesimo vergognoso spreco.
"I fondi sono stati impegnati e quindi verranno certamente spesi!" tuonava Giuseppe Dileo, dall'alto della sua fresca nomina assessorile, credendo che bastassero le parole a celare la cruda realtà. Ebbene non è stato così.
Non è stato così per la scuola D'Azeglio, che attendeva da anni un adeguamento sismico indispensabile per la sicurezza dei nostri figli. Non è stato così per l'ex convento di Sant'Andrea, un gioiello storico che avrebbe dovuto risplendere come centro nevralgico per le associazioni e i cittadini, e che invece resterà un guscio vuoto. Non è stato così per gli asili di via Paisiello e di via degli Ulivi, tanto agognati dalle famiglie barlettane, che sognavano spazi sicuri e moderni per i loro bambini, e che si ritrovano con l'ennesima promessa infranta.
E purtroppo, la lista è destinata ad allungarsi di altri progetti i cui cantieri non sono nemmeno partiti e che, con un timore che sa di certezza, verranno anch'essi definanziati. Ci riferiamo all'assurdo progetto della piscina comunale scoperta, alle aree pubbliche della darsena dei pescatori, che avrebbero potuto ridare fruibilità a uno dei luoghi simbolo della città, al teatro all'aperto dell'area ex-Dipaola, un'occasione persa per la cultura e lo spettacolo e al centro culturale dell'ex palazzina ENI, un'altra opportunità vanificata, e a una miriade di altre iniziative naufragate nel mare dell'incompetenza.
Ormai possiamo dirlo: la Sfida del PNRR è stata persa. L'ennesimo schiaffo ad una città che sembra non trovare pace, dove non c'è spazio per la bellezza, per il verde, per la legalità mentre il cemento avanza indisturbato, la criminalità estende le sue radici e gli interessi personali dilagano, soffocando ogni prospettiva di sviluppo.
Ed in questa amara realtà tanti provvedimenti vitali per il futuro di Barletta non riescono a vedere la luce. Il PUG (Piano Urbanistico Generale), strumento fondamentale per una pianificazione oculata del territorio; il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), indispensabile per una città moderna e vivibile; la Fondazione della Disfida, che dovrebbe custodire e valorizzare la nostra identità storica, sono tutti ostacoli insopportabili agli occhi di chi vuole forzare l'interpretazione normativa al fine di trasformare una zona di servizi in zona residenziale, di chi vuole gestire appalti con logica clientelare, di chi non vuole che la civiltà trovi casa anche a Barletta.
Ormai l'abbiamo compreso con dolorosa chiarezza: il sindaco ha deciso di attaccarsi alla poltrona ad ogni costo, scimmiottando il mito dell'uomo forte che, purtroppo, va tanto di moda in questo periodo e che sta causando danni incalcolabili in tutto il mondo. Per questo, noi del Gruppo Territoriale del M5S non gli chiediamo neanche più di dimettersi: se avesse avuto un briciolo di amore per la la città l'avrebbe fatto da tempo, come gli abbiamo più volte suggerito. Aspettiamo con angoscia che questo strazio finisca, sempre dalla parte del bene comune, che significa fare gli interessi dei molti e non dei pochi.
Luca Savella
Rappresentante Gruppo Territoriale MoVimento 5 Stelle Barletta
Redazione