Politica
mercoledė, 28 maggio 2025
10:03:00
"Porto di Barletta, svolta in arrivo: 38 milioni per dragaggio, moli e sviluppo turistico"
Il professor Mastro al Senato: "Pianificazione in corso e fondi già disponibili. Obiettivo: un porto moderno, funzionale e integrato con la città"
"Per Barletta abbiamo le idee chiare. Con la cooperazione delle autorità locali, il porto sarà "stravolto" in positivo. I fondi ci sono già e le opere previste saranno integrate nel nuovo Piano regolatore". Lo ha dichiarato il professor Francesco Mastro nell'audizione svoltasi oggi pomeriggio, 27 maggio, al Senato nell'ambito della proposta di nomina a Presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico meridionale, rispondendo alle domande poste dal senatore di Forza Italia Dario Damiani. Il parlamentare barlettano ha evidenziato che, "tra i sei porti facenti capo all'Adspmam, solo Barletta e Monopoli al momento non hanno ancora un nuovo Piano regolatore, importante perché consentirebbe di programmare anche lo sviluppo della retroportualità e quindi di usufruire delle agevolazioni Zes e di attrarre investimenti". Il professor Mastro ha confermato ciò, aggiungendo però che alcuni atti prodromici, tra cui l'approvazione del DPSS, sono stati già avviati, per cui la pianificazione è in itinere. In merito agli interventi specifici, il senatore Damiani ha citato "la mole di finanziamenti già disponibili per il porto di Barletta, ben 38 milioni, e gli interventi per ovviare al fenomeno dell'insabbiamento tramite il dragaggio nonché i lavori per il prolungamento dei moli foranei, lavori storici attesi da decenni. Oltre ad altri interventi come il rifacimento di alcune banchine e lo spostamento dei serbatoi degli idrocarburi verso il mare aperto". "Quello di Barletta è un porto commerciale-industriale ma vorremmo renderlo ancor più appetibile - ha dichiarato il professor Mastro -. Il dragaggio è fondamentale, indispensabile la profondità per rendere il porto attrattivo. In tal senso, anche il prolungamento dei moli è fondamentale per garantire nel tempo una fluidità delle maree. Ma le navi, oltre ad attraccare, devono poter comunicare con la rete stradale e ferroviaria. Valorizzare l'interazione porto-città è quindi essenziale. La banchina fronte Castello la vedo come una grande opportunità, potrebbe essere dedicata alla diportistica. Barletta è capoluogo di un grande territorio e dovrebbe avere una ricettività turistico-diportistica di tutto rispetto, perché verso nord subito dopo Barletta c'è Manfredonia, un porto in cui i diportisti non si fermano e proseguono fino a Rodi Garganico o Vieste".
Redazione