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giovedė, 20  ottobre 2022



08:22:00
Procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientali, legge approvata in Regione Puglia
Caracciolo: "Si stanziano due milioni di euro per le province al fine di ristorarle delle incombenze procedimentali"



Il Consiglio Regionale ha approvato una nuova legge che regolamenterà i procedimenti di valutazione ed autorizzazione ambientali.

La Regione Puglia si è dotata di un adeguato strumento normativo a supporto delle procedure autorizzatorie in materia ambientale.

“Esprimo grande soddisfazione per il risultato conseguito durante i lavori del Consiglio Regionale - dichiara il capogruppo del PD Filippo Caracciolo - dato che, nonostante il momento delicato che si sta attraversando, i Consiglieri hanno garantito l’apporto necessario ad approvare una legge che tratta procedimenti complessi dai quali deriva un rilevante impatto sull’economia.”

“La grave crisi che stiamo attraversando pone in capo ad ognuno di noi – prosegue il consigliere Caracciolo – la responsabilità di fare ogni sforzo possibile per rendere più efficienti i procedimenti amministrativi in modo che siano garantiti la tutela ambientale e le legittime esigenze di sviluppo economico.”

L’approvazione della nuova legge muoveva dalle seguenti specifiche finalità:
· allineare la normativa nazionale e regionale superando le attuali criticità;
· eliminare i ritardi e gli aggravi istruttori derivanti dalla vigente normativa regionale non coordinata né congruente con le disposizioni statali;
· raccogliere organicamente in un unico testo le disposizioni regionali in materia di valutazione ed autorizzazioni ambientali, così superando l’attuale frammentazione della disciplina.

Con la proposta di legge approvata si stanziano due milioni di euro in favore delle province al fine di ristorarle delle incombenze procedimentali cui hanno dovuto far fronte dal 2017, a seguito della introduzione del Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale (PAUR) operata dal legislatore nazionale con il D.Lgs. 104/2017, sino al settembre 2021, quando con la LR 33/2021 è stato chiarito l’assetto delle deleghe.

La norma approvata conferisce esplicitamente agli enti delegati la facoltà di dotarsi di commissioni tecniche che forniscano il supporto tecnico - specialistico necessario nelle incombenze valutative anche per far fronte alle croniche carenze di organico.

I costi di funzionamento delle eventuali commissioni tecniche devono essere garantiti dagli oneri istruttori, senza aggravare i bilanci degli enti delegati. Anche per questo la legge è intervenuta aggiornando gli importi degli oneri, fino a ieri stabiliti dalla LR 17/2007 e diventati inadeguati all’attuale livello di complessità dei procedimenti in oggetto.

L’assetto delle deleghe di competenza della nuova norma ricalca quello della LR 11/2001 prevedendo però diverse deroghe con lo spostamento della competenza in capo alla Regione per i progetti finanziati dalla Regione, per i progetti finanziati dal PNRR, per gli impianti del settore rifiuti, ecc.
In questo modo si è voluto porre in capo alla struttura regionale la responsabilità del conseguimento degli obiettivi di spesa, come anche quella dei procedimenti a carattere strategico, e nel contempo ridurre il carico di lavoro delle province delegate.

“L’allineamento della norma regionale con quella nazionale e la scrittura di un testo normativo organico, che racchiudesse in se articoli e commi disseminati in innumerevoli altre norme nel frattempo stratificatesi, era una necessità non più rinviabile – aggiunge il consigliere Caracciolo – e sento di dover ringraziare di questo risultato i colleghi Consiglieri che hanno contribuito all’approvazione del testo, l’assessore Maraschio e le sue strutture, in particolare il Direttore del Dipartimento Ambiente ing. Paolo Garofoli per il coordinamento dei lavori, la dirigente della Sezione Autorizzazioni Ambientali dott.ssa Antonietta Riccio ed i funzionari delle strutture interessate”.


Redazione



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