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giovedì, 16 ottobre 2025
09:43:00
«Io sono una missione su questa terra» — Il Convegno Pastorale Diocesano della Chiesa di Trani-Barletta-Bisceglie
Tre giornate di comunione e riflessione con l'Arcivescovo D'Ascenzo e padre Giulio Albanese per riscoprire la vocazione missionaria di ogni battezzato alla luce dell'Evangelii Gaudium
Nei prossimi giorni l’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie vivrà un importante momento di comunione e di riflessione ecclesiale con il Convegno Pastorale Diocesano, che avrà come filo conduttore le parole di Evangelii Gaudium (n. 273): «Io sono una missione su questa terra».
L’appuntamento si aprirà venerdì 17 ottobre, presso la Parrocchia San Magno di Trani, dalle 19 alle 21, con un incontro con padre Giulio Albanese, missionario comboniano e giornalista, che offrirà una testimonianza sul senso della missione oggi e sulla chiamata di ogni cristiano a essere annuncio vivente del Vangelo.
Lunedì 20 ottobre nella Cattedrale di Trani, dove, alle 19.30, l’Arcivescovo mons. Leonardo D’Ascenzo presiederà la concelebrazione eucaristica nella Festa della Chiesa Diocesana. In quella circostanza verrà conferito il mandato a tutti gli operatori pastorali, segno concreto della partecipazione di tutto il Popolo di Dio alla missione della Chiesa.
Infine, martedì 21 ottobre, sempre nella Parrocchia San Magno, si terranno i gruppi di conversazione nello Spirito e un incontro con i giovani, per approfondire insieme le vie di un rinnovato slancio missionario nelle comunità parrocchiali e nei diversi ambiti della pastorale.
Si riporta un passaggio della lettera dell’Arcivescovo, con la quale, in data 25 settembre, si rivolge alla comunità diocesana, dal quale è possibile evincere il significato del Convegno Pastorale Diocesano, momento forte per la vita dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie:
«Per il nostro tema è importante quanto Papa Francesco scriveva nell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium: “La missione al cuore del popolo non è una parte della mia vita, o un ornamento che mi posso togliere, non è un’appendice, o un momento tra i tanti dell’esistenza. È qualcosa che non posso sradicare dal mio essere se non voglio distruggermi. Io sono una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo” (EG n. 273).
Alcune caratteristiche di questa missione come prossimità, mi pare possono essere rintracciate in alcuni testi che fanno sintesi del cammino pastorale annuale vissuti. Caratteristiche, che potrebbero essere approfondite, chiarite e tradotte nella concretezza del nostro cammino per il futuro.
Nell’omelia della Messa nella Festa della Chiesa diocesana in Cattedrale, al termine del convegno pastorale, il 19 ottobre 2024, vi dicevo:
“Abbiamo bisogno di camminare insieme, in comunione, per ascoltare lo Spirito che ci parla. Abbiamo bisogno di occhi di Pentecoste, di cuori nuovi, per uno sguardo di speranza, per leggere il presente e riconoscervi l’opera dello Spirito, per scegliere e attuare ciò che ci suggerisce”.
Nel mio intervento all’ultima Assemblea diocesana, il 24 giugno 2025, a Trinitapoli, inoltre, dicevo:
“Come già abbiamo ascoltato, il Servizio di Pastorale Giovanile desidera essere presenza viva, in ascolto e in cammino con i giovani del nostro territorio. Ci sentiamo tutti chiamati ad operare in sinergia con il Servizio Diocesano. Sempre a proposito dei giovani, qualche giorno fa in un incontro con gli insegnanti di religione della nostra Diocesi si rifletteva sul fatto che nella scuola è presente l’intera realtà giovanile. L’esperienza della scuola non può che essere ambito privilegiato della presenza ecclesiale proprio attraverso il servizio degli insegnanti di religione. Inoltre, la loro partecipazione attiva nel cammino della Chiesa locale è un contributo qualificato e prezioso molto importante da valorizzare maggiormente”».
Redazione