Dopo anni di impegno instancabile e di presenza costante sul territorio, il Comitato di quartiere 167 di Barletta ha finalmente una casa. Una sede fisica, concreta, reale, dove accogliere le istanze dei cittadini, dove dare voce a chi troppo spesso è rimasto inascoltato, dove si continuerà a lavorare — come sempre — senza bandiere politiche, ma con in tasca solo la bussola dell'interesse collettivo.
Una storia lunga fatta di lotta civile e passione autentica
Nato dal basso, il Comitato di quartiere 167 ha attraversato anni di battaglie per i diritti basilari della periferia: dalla sicurezza alla manutenzione urbana, dalla richiesta di trasparenza amministrativa al sacrosanto diritto all’ascolto. Con lo spirito di chi crede che anche nei quartieri dimenticati possa sbocciare un senso profondo di appartenenza e cittadinanza, il Comitato si è fatto portavoce delle tante voci isolate che oggi diventano una sola, forte, organizzata.
Dal 1 agosto la nuova sede in Viale L. Da Vinci, 52/I https://maps.app.goo.gl/VouMb3qjvfqy7f3X9?g_st=aw sarà molto più di un semplice spazio: sarà un presidio civico, un luogo di riferimento per le famiglie, per i giovani, per gli anziani. Un punto d’incontro dove progettare insieme il futuro, offrendo ascolto e supporto civico. Inoltre il Comitato offrirà,
sempre gratuitamente, ulteriori servizi utili, uno sportello a tutela dei cittadini, nell’ottica di una partecipazione attiva, trasparente e solidale.
Assistenza nella compilazione di pratiche, orientamento verso i servizi pubblici, supporto per segnalazioni ai vari enti competenti: tutto sarà offerto senza alcun costo, perché la dignità non si misura in euro, ma in presenza, ascolto e azione.
Perché
il Comitato 167 non vende nulla: dona tempo, competenze e coscienza civica.
Un laboratorio permanente di democrazia partecipata, costruita non con i proclami ma con l’esempio.
Ispirazioni forti, radici profonde
Il lavoro del Comitato si ispira a figure come
José “Pepe” Mujica, recentemente scomparso, che con la sua vita sobria e il suo esempio politico ha insegnato che l’unica vera rivoluzione è vivere come si parla. Ma anche a
Don Maurizio Patriciello, voce coraggiosa delle periferie campane, che da anni si fa carico delle ferite sociali di territori dimenticati, ricordandoci che non esistono cittadini di serie B.
In questi modelli di impegno etico e civile si rispecchia lo spirito del Comitato: autonomia dai partiti, rispetto per tutti, rigore nei comportamenti, umiltà nel servire. La sede fisica non è un traguardo, ma un punto di ripartenza.
Una porta sempre aperta
Ce lo chiedevano da tempo i cittadini della zona 167: “Dateci un luogo dove possiamo vederci, parlarci, partecipare” e oggi possiamo finalmente dire di esserci, davvero. Con le porte aperte, con il cuore aperto, senza pretese, ma con un senso di responsabilità profondo nei confronti della nostra comunità.
In un’epoca in cui troppo spesso le periferie vengono ridotte a statistiche o a comodi slogan elettorali, questo spazio sarà invece un piccolo faro acceso, un punto di luce che non si arrende all’abbandono. Perché la dignità non ha confini, e la cittadinanza si esercita — e si conquista — giorno per giorno.