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martedė, 17  giugno 2025



19:22:00
Sit-in della Scuola D'Azeglio: “La scuola non si può spezzare”
La protesta di docenti e famiglie



«Non si può spezzare una scuola come se fosse un semplice mobile da spostare: la Massimo D’Azeglio deve restare unita». Con questo grido di protesta, oggi pomeriggio docenti, genitori e personale scolastico si sono riuniti in un sit-in sotto Palazzo di Città per chiedere risposte chiare e soluzioni concrete riguardo al trasferimento frammentato delle classi, deciso a causa dei lavori di adeguamento sismico del plesso.

«La scuola primaria sarà divisa: sei classi da una parte e sei da un’altra – spiega con preoccupazione Sara Napolitano, docente –. Per le famiglie con figli in anni diversi sarà un problema enorme doverli accompagnare in sedi distanti. È una soluzione insostenibile, che ignora esigenze didattiche e organizzative fondamentali».

Non si mette in discussione la necessità dei lavori, ma il modo in cui sono stati gestiti tempi e spostamenti. «Questo non è un progetto nato ieri – continua Napolitano –. Era prevedibile da tempo, eppure ci troviamo ad affrontare tutto a metà giugno senza un piano condiviso e chiaro. Ci sentiamo sfrattati e abbandonati a un’organizzazione approssimativa».

Interpellato sulla protesta, l’assessore alla Pubblica Istruzione Massimiliano Dileo ha risposto che il percorso è stato avviato da mesi e condotto in sedi istituzionali, coinvolgendo dirigenti, consigli d’istituto e rappresentanti dei vari plessi interessati. «Abbiamo lavorato per garantire il diritto allo studio di tutti, trovando soluzioni che contemperano le diverse esigenze. La primaria sarà ospitata in parte al plesso di via Mura del Carmine dove sarà garantita anche la palestra e la connettività ed in parte al plesso De Nittis di via Libertà, al Principe di Napoli la scuola dell'infanzia, struttura che sarà riqualificata ed ospiterà tutti i servizi connessi».

Dileo ha sottolineato che il primo stralcio dei lavori di messa in sicurezza sismica è già finanziato e in corso, e che l’amministrazione sta lavorando per il completamento degli interventi necessari per rendere le sedi idonee e funzionali al nuovo anno scolastico.

Tuttavia, le rassicurazioni non spengono le preoccupazioni del corpo docente. «Ad oggi – commenta Grazia Desario, insegnante di scuola dell’infanzia – mancano ancora atti ufficiali e certezze su tempi e modalità. La scuola ha bisogno di un edificio unico, sicuro e pienamente funzionale, con tutti gli spazi necessari per le sette sezioni dell’infanzia e le dodici della primaria».

Preoccupa anche il destino del patrimonio scolastico: «Dove andranno a finire gli strumenti digitali acquistati con i fondi PNRR, gli arredi, le lavagne interattive e l’archivio storico della scuola? Non possiamo rischiare che vengano danneggiati o dimenticati».

Infine, non sono mancate critiche verso alcune dichiarazioni del sindaco che avrebbe insinuato una resistenza da parte degli insegnanti a non lasciare la D’Azeglio. «Non si tratta di questo – conclude Desario –. Noi vogliamo solo un progetto serio e rispettoso delle esigenze di chi ogni giorno si impegna con i bambini. Non vogliamo comunicati o video, ma confronto reale e trasparenza».

Assente al sit-in il primo cittadino Cosimo Cannito.



Giuseppe Schiavone










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