Barletta ha ospitato una partecipata manifestazione in solidarietà con il popolo palestinese, che ha visto la presenza di circa duemila persone. Il corteo tenutosi sabato 14 giugno ha attraversato le vie principali della città, riunendo cittadini di tutte le età, associazioni, movimenti civici e rappresentanti delle istituzioni comunali, provinciali e regionali. L’iniziativa, nata dal basso, si è svolta nel segno della sobrietà e dell’unità: nessun simbolo di partito, solo un messaggio condiviso, chiaro e diretto – Pace. La manifestazione si è aperta con un flash mob simbolico e di forte impatto emotivo. Al suono di sirene e simulazioni di esplosioni, alcune donne, impersonando madri con bambini in fuga, si sono accasciate al suolo, rappresentando le vittime civili dei bombardamenti. Una scena intensa, pensata per richiamare l’attenzione sulla quotidianità del conflitto e sulle sue conseguenze umanitarie. Durante il corteo, una bandiera palestinese lunga 50 metri è stata portata in spalla dai partecipanti. Il simbolo ha attraversato tutta la manifestazione ed è stato infine calato dal bastione del castello di Barletta, luogo emblematico della storia cittadina. Da quel punto, che evoca memoria e resistenza, è stato lanciato lo slogan “Stop al genocidio”. Significativi gli interventi pubblici. Mohammad Afaneh, presidente della Comunità Palestinese in Puglia e Basilicata, ha denunciato le violenze in corso e ha ringraziato i presenti per il sostegno. Joan Patrik Sabot, videomaker ebreo francese, ha espresso la propria solidarietà al popolo palestinese, condannando le azioni militari contro i civili. Entrambi hanno sottolineato il valore della mobilitazione popolare come strumento di pressione e sensibilizzazione. La giornata si è conclusa con un sit-in, momento di raccoglimento e confronto, che ha visto la partecipazione di molti dei presenti. Spazio aperto a interventi, letture, musica e riflessione, ha rappresentato la chiusura di un evento che ha coinvolto attivamente la comunità.