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venerdė, 8  settembre 2023



08:30:00
Xylella, dopo 10 anni dalla scoperta si contano oltre 21 milioni di piante morte
Registrata anche nelle province di Bari, Brindisi, Taranto e si muove in direzione Foggia



Nel Salento è sempre emergenza: emergenza siccità, emergenza lupi, emergenza caro prezzi estate, ora ritorna l’emergenza Xylella. Il batterio killer “Xylella fastidiosa”, che ha causato la morte e l’abbattimento di milioni di ulivi, ha ripreso il suo cammino, sta risalendo la Puglia ed è stata registrata anche nelle province di Bari, Brindisi, Taranto e si muove in direzione Foggia.

Dopo 10 anni dalla sua scoperta si contano oltre 21 milioni di piante morte per una superficie pari al 40% del territorio generale. Una scenografia spettrale che mal si concilia con la vocazione turistica che si vuol dare alla Puglia e al Salento in particolare.

“Agricoltori senza reddito, milioni di ulivi secchi, frantoi smontati e svenduti a Grecia, Marocco e Turchia, 5 mila posti di lavori persi nella filiera dell’olio extravergine, un danno che può crescere fino a 5,2 milioni di euro se non si riesce a fermare la sua avanzata”, questi i risultati del monitoraggio fatto da Coldiretti sulla epidemia Xylella. I danni non si fermano solo al comparto olivicolo ma, si estendono anche al settore economico, ambientale, paesaggistico e turistico. Intere zone della Puglia sono un cimitero di alberi e piante che non attraggono più turisti e contadini. Per ridare vita ad intere zone di paesaggio c’è bisogno di una nuova progettualità che coinvolga pubblico e privati in una idea di nuova biodiversità.

La Giunta Regionale, su proposta dell’assessore Anna Grazia Maraschio, ha approvato un progetto sperimentale che si propone di ricostruire il paesaggio rurale profondamente trasformato dal batterio killer. “Abbiamo il dovere di restituire nuova vita al paesaggio colpito dalla xylella riconvertendo quei luoghi così caratteristici per la nostra terra, ha dichiarato Maraschio, e lo faremo creando un percorso collettivo, coinvolgendo le comunità locali, sensibilizzando i cittadini sugli obiettivi da raggiungere”.

La voglia di risanare e dare dignità ad un pezzo di Puglia, che sino a ieri, era considerato vincente è tutta in queste parole: “ E’vero che la Xylella ha ucciso i nostri ulivi ma non ha ucciso la nostra identità. Siamo pronti a ricostruire il paesaggio; la sua bellezza è dentro di noi”, Fabio Police Rettore Università del Salento.
 


Cataldo Colamartino



xylella







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