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sabato, 22  gennaio 2022



10:14:00
Dimiccoli: "Barletta dovrebbe avere un Assessorato del mare"
"La politica degli annunci è oramai una malattia"



«Questa domanda, ovviamente provocatoria, torna a risuonarmi nella mente, e desidero condividerla con chi ha la pazienza di leggermi. Da anni sentiamo parlare, annunciare, con tanto di proclamazioni e inaugurazioni in pompa magna, di dragaggio, bonifica, allungamento del braccio di Ponente di Barletta. Ogni volta lo si fa come se fosse la prima volta, e come se non stessimo discutendo sempre dello stesso medesimo porto". Lo ha dichiarato l'ingegnere Franco Dimiccoli.

Con cadenza oramai prevedibile si indicono conferenze stampa, ma ad oggi nulla di tutto questo è divenuto operativo, nulla è stato fatto. La verità, al di là dei molti porti, evidentemente sepolti (Ungaretti aveva preso ispirazione da Barletta), è che manca una visione organica. Ciò che servirebbe, ma non c'è, è un piano che tenga assieme la costa, il mare, il fronte mare, Ariscianne, l'Ofanto, fino ai canali (naturali e non) che scaricano in mare acque reflue. La distanza tra ciò che sarebbe necessario e ciò che realmente è messo in atto, tra il necessario fare e il facile dire, è il proverbiale mare, appunto. Quasi un oceano.

La politica degli annunci è oramai una malattia, chiamiamola: "annuncite". Una malattia che colpisce i Barlettani pendolari e/o trapiantati, per ragioni di rappresentanza, tanto a Roma quanto a Bari. È arrivato il tempo di sostituire gli annunci, i proclami, le inaugurazioni del nulla con una visione organica: una seria progettazione del fronte mare che tenga in considerazione l'interconnessione, l'interdipendenza tra gli elementi che elencavo poco sopra.

Se il mare è la risorsa naturale più importante della nostra città, allora è necessario dedicare ad esso un lavoro di lungo periodo, lanciare progetti e verificarne andamento e attuazione, dai lavori preliminari fino alla rendicontazione. Come già avvenuto in altre realtà, sarebbe doveroso dedicare un pezzo della prossima amministrazione (e di tutte quelle future) a questo.

Avere cioè un Assessorato del mare, un luogo di elaborazione e di progettazione unico che tenga assieme Ofanto, porto, costa, Ariscianne. Avere un assessore di riferimento e una squadra chiaramente identificabile all'interno della amministrazione comunale è solo un primo passo, ma indispensabile, per rendere manifesti indirizzi e responsabilità: per trasformare Barletta in un progetto, per proiettarla in un futuro di risultati e successi, abbandonando l'era degli annunci» conclude l'ingegnere Franco Dimiccoli.


Redazione



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