Attualita
martedė, 2 novembre 2021
08:36:00
Morte 24enne a Barletta, Comitato zona 167: "Non ci si sente più sicuri"
"Esprime vicinanza alla famiglia di questa giovane vittima"
«Era il mese di giugno, allorquando, come Comitato di quartiere della zona 167, avevamo sollecitato le pubbliche istituzioni ad una presa di posizione netta rispetto ai fenomeni delinquenziali ad opera di “bande” che seminano il terrore con una inaudita violenza nella periferia cittadina come nel resto della città». Intervengono così i referenti del Comitato di quartiere zona 167 di Barletta, Giuseppe Dibari, Raffaele Patella e Rosaria Mirabello.
«Purtroppo, le proteste dei cittadini a fini preventivi molto spesso rimangono inascoltate, e non sortiscono effetto, tanto quanto il verificarsi della tragedia, per mettere in campo azioni rapide, concrete e decise. Il fenomeno che da tempo molti cittadini denunciano, sta registrando negli ultimi anni una preoccupante escalation. Sono giunte al nostro comitato sempre più numerose le segnalazioni di atti violenti manifestatesi nella periferia, come numerosi episodi delinquenziali si sono verificati durante i mesi estivi lungo la litoranea di ponente, molti gli arresti per spaccio di sostanze stupefacenti riportate dalle cronache con una sequenza quasi quotidiana.
Serve una riflessione molto profonda rispetto a quanto accade nella nostra città, ora non ci si sente più sicuri e questo mette a rischio la serenità di ciascuno, minacciando pericolosamente la pacifica convivenza di tutta la comunità cittadina. L’evento delittuoso avvenuto in pieno centro storico, ha visto cadere vittima un giovane, come tanti giovani carichi di speranze e di sogni, ad opera di chi forse non ha né sogni né speranze, se non la sete di sopraffazione, di violenza ed emulazione di modelli altamente negativi che soprattutto le nuove serie tv e i social network propongono, sottovalutando l’impatto deleterio che riverberano su una vasta platea di individui culturalmente più deboli.
Non possiamo e non dobbiamo avvertire questo episodio gravissimo come lontano da noi, potrebbe capitare a ciascuno di noi o dei nostri figli. Dobbiamo reagire in maniera energica come una comunità di cittadini onesti deve fare. Dobbiamo tenere lontano da noi la rassegnazione, ma anche la subdola strumentalizzazione che da più parti si ha la sensazione si scorgere. Difronte al dramma di una famiglia distrutta dal dolore per la perdita del proprio figlio occorre la massima delicatezza e soprattutto il massimo rispetto. La comunità della zona 167, così come tutta la città, sta manifestando, in queste ore, esprime vicinanza alla famiglia di questa giovane vittima con l’auspicio che gli autori siano presto assicurati alla giustizia».
Redazione