Missione compiuta. Il match clou della 14a giornata del campionato di Serie D che
proponeva la gara Fasano–Barletta, sancisce che la squadra della Città della
Disfida si riscatta e riprende il cammino dopo la batosta contro i napoletani del
Nola di una settimana fa. Dal prato del “Vito Curlo” di Fasano, però, il Barletta
esce sì indenne, ma con le ossa rotte per il grave infortunio capitato al capitano
Riccardo Lattanzio, costretto a lasciare anzitempo il terreno di gioco. Nonostante
ciò, i ragazzi del presidente Marco Arturo Romano hanno sputato sangue,
mettendoci cuore, sofferenza e determinazione nei momenti più difficili del match.
Al fischio finale, il risultato di 0-0, tutto sommato, accontenta entrambe le
pretendenti: i biancorossi, che restano attaccati al gruppo degli inseguitori, e la
capolista Fasano, che allunga il passo sulla Paganese.
Da sottolineare l’ottima prova dei ragazzi guidati dal tecnico in seconda Vincenzo
Moncelli, che ha sostituito degnamente in panchina l’allenatore Massimo Pizzulli,
squalificato per una giornata. Moncelli ha saputo dirigere con attenzione la
squadra biancorossa. Buone le prestazioni di Cancelli e Piarulli, ormai una
garanzia a centrocampo. Ma soprattutto a Fasano è emerso un “portierino” para-
tutto: Figliola, all’esordio stagionale, autentico protagonista del match. Con interventi spettacolari ha salvato il risultato, portando a casa un punto d’oro e
facendo disperare gli attaccanti del Fasano, contro i quali ha letteralmente
abbassato la saracinesca. Purtroppo qualche rammarico fa capolino nel momento
in cui la mente torna al rigore non concesso dal direttore di gara nella prima
frazione di gioco, per un atterramento in piena area ai danni di Da Silva: un
penalty che anche i ciechi avrebbero visto.
Ora prepariamoci a domenica prossima: contro l’Heraclea sarà sicuramente
un’altra battaglia. Al “Puttilli” la formazione barlettana sarà obbligata a fare bottino
pieno per dare nuova linfa alla sua classifica.