Cronaca
sabato, 25 ottobre 2025
09:12:00
"Ripartiremo più forti di prima": le parole di Giuseppe Di Bari
Il presidente del comitato di quartiere ferito a colpi di pistola
«Ripartirò, ripartiremo più veloci di prima». Dal letto dell’ospedale “Dimiccoli” Giuseppe Di Bari, presidente del comitato di quartiere della zona 167 di Barletta, racconta con lucidità e amarezza i drammatici momenti vissuti ieri sera quando poco dopo le 20.00 qualcuno ha sparato colpi di pistola ferendolo alle gambe.
«Quello che mi ha colpito di più è la cattiveria estrema – dice Di Bari – che si è poi tradotta in un gesto altrettanto estremo. Non c’è stato un avvertimento, un segnale, nulla che facesse pensare: “state sbagliando”, “attenzione, altrimenti ci saranno conseguenze”. No. Si è arrivati direttamente all’azione fisica, all’attacco alla persona».
Il presidente, da anni impegnato nelle battaglie civiche per la legalità e il decoro del quartiere, non usa giri di parole: «Qui bisogna parlare di mafia. Non posso credere che si tratti solo di un episodio isolato. Forse gli ultimi eventi accaduti in città sono collegati, ma sinceramente non so chi possano essere i responsabili. Di certo, però, c’è un mandante o un esecutore senza scrupoli, pieno di cattiveria che con questo gesto ha pensato di “sistemare tutto”, di fermarci».
Ma Di Bari non ha alcuna intenzione di fermarsi: «Noi andremo avanti, ancora più determinati di prima. Le nostre battaglie continueranno, anzi si rafforzeranno, perché adesso la gente inizierà a capire che è ora di svegliarsi. Barletta deve risvegliarsi, e devono muoversi tutti: le istituzioni, la politica, la città intera».
Il tono si fa più severo quando parla della solitudine delle realtà civiche: «Non bisogna lasciarsi trascinare dallo scoraggiamento, perché poi si rischia di restare soli, abbandonati dalla politica e dalle istituzioni, e diventare alla mercé di chiunque — buoni e cattivi. E stavolta i cattivi hanno avuto il loro sfogo peggiore».
Nonostante il dolore e la paura, Di Bari mostra la stessa forza che lo ha sempre contraddistinto: «Io sono qui, e sono pronto a ripartire. Questa storia lascerà un segno indelebile nella mia vita e in quella della mia famiglia, ma spero che possa cambiare anche la coscienza delle persone, di chi magari finora diceva: “Ma chi glielo fa fare?”».
Poi, un ultimo messaggio che suona come un manifesto:
«Me l’ha fatto fare la giustizia, la voglia di non arretrare davanti alla prevaricazione e all’ingiustizia. Io non arretrerò mai».
Intanto proseguono le indagini della Polizia di Stato per risalire ai responsabili dell’attentato, avvenuto tra via Paolo Ricci e via Leonardo da Vinci. Ma per Giuseppe Di Bari, la risposta più forte è già arrivata: la determinazione di continuare la battaglia per la legalità e per la sua città
Mariagreca Colamartino