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giovedė, 31  marzo 2022



08:00:00
Gestione rifiuti, Caracciolo: "La Regione dovrà determinare tariffa regolata"
"L'obiettivo del nuovo Piano di gestione dei rifiuti è di chiudere il ciclo dei rifiuti entro il 2025"



“Sarà nostro impegno colmare il deficit comunicativo sull’attuazione del Piano di Gestione dei Rifiuti Urbani approvato lo scorso dicembre in Consiglio. L’obiettivo è quello da rassicurare la popolazione pugliese sull’impatto ambientale e sanitario delle scelte poste in essere dal Governo regionale, al fine di sensibilizzare alla raccolta differenziata e all’imprenditoria circolare del riuso”, dichiara Filippo Caraccio, capogruppo PD a margine della riunione del gruppo consiliare PD sull’attuazione del Piano di Gestione dei Rifiuti Urbani, con il direttore dell’Ager Grandaliano e il direttore del Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana Garofoli

“Ringrazio i consiglieri del gruppo per il lavoro di verifica sul territorio e di sostegno ai Comuni.  In sintesi possiamo dire che, già a partire da quest’anno, sono previsti centri di raccolta differenziata spinta, quattro nuovi impianti di compostaggio e 25 nuovi centri di raccolta nei Comuni, con la prospettiva di partire nel breve tempo utile con sistemi di raccolta differenziata di carta, metalli, plastica e vetro, e dove possibile legno. A seguire rifiuti organici, imballaggi, apparecchiature elettriche e ingombranti. Definita anche la tariffa di prossimità, grazie alla quale la tassa sui rifiuti si ridurrà se si andrà a conferire nella struttura più vicina. La Regione dovrà determinare una nuova “tariffa regolata” in modo da calmierare i costi nelle varie province pugliesi. L’obiettivo del nuovo Piano di gestione dei rifiuti è di chiudere il ciclo dei rifiuti entro il 2025 raggiungendo il limite massimo del 20% in discarica da qui ai prossimi quattro anni. Ma già a partire dal prossimo anno la percentuale di raccolta differenziata dovrà attestarsi almeno al 65%.

Come sottolineato nell’incontro dobbiamo puntare non soltanto ad affrontare la necessità impiantistica utilizzando anche i fondi del PNRR, ma anche alla valorizzazione energetica degli impianti, all’aumento dell’indice di raccolta differenziata, e a predisporre un ristoro ambientale per i Comuni che ospitano gli impianti”.


Redazione



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