Politica
lunedì, 1 dicembre 2025
19:35:00
Trani, solo in nove in aula: il Consiglio comunale va deserto
Mal di pancia in maggioranza?
È crisi politica a Trani? Così sembra dopo il Consiglio comunale di questo pomeriggio in seconda convocazione. Solo nove i presenti in aula: ne sarebbero bastati due in più. Sul tavolo, alle ore 16, c’erano alcuni punti delicati: l’acquisizione dell’immobile di via Tasselgardo per la Polizia locale (ritirato per approfondimenti in passato), l’approvazione delle aliquote IMU 2026 e altri provvedimenti come debiti fuori bilancio, programmazione e delibere urbanistiche.
A far traboccare il vaso, secondo gli osservatori della politica tranese, ci sarebbe stata anche la variazione di bilancio per il Natale 2025: circa 600 mila euro per quasi un mese di programmazione. Forse troppi? Chi lo sa.
Sta di fatto che, pare, non tutti fossero informati. E questo non ha fatto altro che inasprire il clima già gelido che si respira sul porto tranese. Tra l’altro questo segnale arriva a poche settimane dall’ultimo bilancio (quello che arriverà in Consiglio) degli oltre dieci anni di Amedeo Bottaro alla guida del Comune.
In tutto ciò, oltre ai vari mal di pancia, la mente non può che andare alla primavera 2026, quando la città sarà nuovamente chiamata alle urne. Il PD è senza capogruppo, Branà dei 5 Stelle ha duramente attaccato Bottaro sulla delibera di variazione natalizia definendola una “marchetta elettorale”, allontanandosi dal cosiddetto campo largo.
In aggiunta, pesa l’assenza di un assessore in giunta dopo le dimissioni — in piena campagna elettorale — del candidato di Puglia Popolare (nella Lega), Carlo Laurora.
Le prossime ore potrebbero essere decisive per Trani e per il suo condottiero Bottaro che, da una maggioranza bulgara, si è ritrovato in una vera e propria ritirata spagnola.
Giuseppe Schiavone