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martedė, 2  luglio 2019



17:34:00
L'Archimede di Barletta-Andria nel sistema moda di Rimini
“Esperienza strepitosa” per l'Istituto



“Esperienza strepitosa”, così è stata definita in sintesi l’esperienza riminese di quindici ragazze e ragazzi del Settore Moda dell’Archimede di Barletta-Andria, rimbalzata nelle chat dei social di alunni e docenti con tanto di corredo fotografico, svoltasi dal 10 al 28 giugno, “che ci ha consentito – spiega la studentessa Monica Di Pietro -   di produrre e decorare  capi d’abbigliamento in edizione limitata che saranno venduti sul mercato; abbiamo imparato ad utilizzare diverse macchine di stampa”.

Il tutto all’interno del percorso di potenziamento alternanza scuola/lavoro in ambito interregionale “formazione in situazione” modulo “tendenze moda a confronto”: “Tale opportunità – precisano le professoresse Marily Papeo e Grazia Sardone, che hanno accompagnato gli alunni in qualità di tutor -  è stata possibile grazie ai fondi europei, AVVISO 9901 DEL 20/04/2018 FSE Potenziamento dei percorsi di alternanza scuola-lavoro - Seconda edizione - misura 10.6.6A-FSEPON-PU-2019-60 Formazione in situazione . Quindici gli alunni partecipanti, 9 della sede diBarletta (4DA) e 6 di quella di Andria (3DC). ”

Hanno accolto gli studenti le seguenti aziende del distretto riminese: Vulpinari, Artemondo New srl, Happiness srl e Manifattura. Tutte impegnate nella produzione di tessuti, abbigliamento e accessori, che nel territorio, rappresentano realtà per creare occupazione, per promuovere competitività, marketing, secondo i canoni del made in Italy.

         Le testimonianze dei ragazzi risultano propizie per intercettare ulteriori dettagli sul bagaglio formativo e professionale offerto dalle aziende, ma anche per carpire quanto l’esperienza si sia rivelata per essi arricchente sul piano umano.

Quando ti trovi in azienda – puntualizzano Michela Lasciarrea e Mirela Petronela Badiu   -  ti tocca risolvere problemi ai quali non hai mai pensato, devi affrontare situazioni nuove, ad esempio se si inceppa un macchinario devi riuscire anche attraverso mille tentativi a farlo ripartire. E’ stata una bella esperienza perché abbiamo acquisito nuove competenze”.

Mentre Lucia Vanessa Riefolo ritiene che le giornate lavorative presso l’azienda le hanno consentito di rafforzare le proprie competenze nella moda: “Yuri Scarpellini, stilista e datore di lavoro, ci ha accolto nella sua azienda, composta da personale molto giovane, con entusiasmo e disponibilità, pronto ad intervenire ad ogni nostra difficoltà.  Mi ha appassionato il mondo in cui lavorano, ma soprattutto mi hanno incuriosito alcuni argomenti che mi piacerebbe approfondire. Vorrei ringraziare tutto il team dell’azienda Happiness, il tutor aziendale, i professori, e l’Ipsia Archimede che mi ha dato la possibilità di partecipare a questo fantastico stage”.

Angela Colavito definisce un’occasione unica quella delle giornate trascorse a Rimini, non solo per le bellezze storico culturali della città, ma soprattutto perché “in questa azienda ho visto come viene fatto un telaio dove verrà disegnata una stampa e il processo che c'è dietro alla stampa di una T-shirt. Avere l'occasione di realizzare una vetrina di Happiness a Riccione, con pezzi unici realizzati da noi come ad esempio stampa di magliette e giubbotti di jeans interamente modificati, è stato arricchente”.

Caterina Scaringella è tornata entusiasta dall’esperienza presso l’azienda Artemondo, dove ha imparato nuove tecniche, riuscendo a realizzare per intero un capo su misura in un ambiente stimolante ed estremamente accogliente.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche la testimonianza di Mariapia Camorcia: “Le giornate passate a Rimini presso l’azienda Manifattura mi hanno fatto capire quanto mi piaccia lavorare in questo campo, con tanta voglia di imparare, di mettermi alla prova”. E Francesca Lops con convinzione ricalca il fatto di avere “conosciuto delle persone davvero speciali, di essere cresciuta molto: è stata la mia prima esperienza, spero di partecipare ad un altro pon così bello il prossimo anno”.

Le due docenti tutor hanno voluto precisare che “vivere con i ragazzi esperienze come questa arricchisce tutti, docenti e alunni. Vederli alzarsi presto e scendere a colazione ancora impastati di sonno, ma pronti a correre in azienda dove cercano di imparare quanto più possibile, vederli rientrare a sera stanchi ma entusiasti, con la voglia di raccontare la loro giornata di ‘lavoro’ è un'esperienza unica. E la soddisfazione di sentire i giudizi positivi da parte del tutor aziendale, Roberto Oldani dell’agenzia Assoform Romagna, e dei vari titolari delle aziende riempie il cuore. Certo, c'è anche la difficoltà di stare lontani da casa per tanti giorni, per i ragazzi imparare a gestire le loro piccole esigenze in autonomia e per noi docenti tutor dover gestire i piccoli conflitti, le lamentele, gli imprevisti, i mal di pancia e i mal di testa, i ‘io non mangio questo’...oltre ai rapporti con le aziende e gli albergatori. Per noi docenti significa conoscere gli alunni a 360 gradi, come la scuola non consente. Per gli studenti...prove di vita vera!”.


 


Francesco Zagaria



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