Sabato 13 dicembre, alle ore 9.00, presso l’auditorium del Liceo Scientifico Statale “Carlo Cafiero”
di Barletta, si terrà il primo di una serie di incontri itineranti nelle scuole con l’Associazione Iacopo Di
Bari APS: “Il Senso Unico della Vita per Iacopo e Marco”. Un incontro di Educazione Stradale
pensato per sensibilizzare le giovani generazioni sul valore della responsabilità, della prudenza e del
rispetto delle regole, affinché tragedie evitabili non continuino a spezzare vite e famiglie.
A dare il benvenuto sarà la dirigente prof.ssa Rosanna Diviccaro, che introdurrà i lavori sottolineando
l’importanza del dialogo tra scuola, istituzioni e associazioni del territorio. Seguirà un momento di
intensa partecipazione emotiva grazie al monologo dell’attore e presentatore barlettano Christian
Binetti, capace di tradurre in parole e interpretazione la fragilità e la forza che si intrecciano nelle storie
segnate dalla violenza stradale.
Nel corso dell’incontro interverranno figure professionali che quotidianamente affrontano gli effetti,
diretti e indiretti, degli incidenti stradali:
– Col. Dott. Savino Filannino, comandante della Polizia Locale di Barletta, per un approfondimento
sul tema della prevenzione e dei comportamenti a rischio;
– Dott. Leonardo Trione, psicologo, che offrirà una riflessione sugli impatti emotivi e psicologici che
un sinistro può generare in una comunità;
– Dott. Antonio Zagaria, specialista in Anestesia e Rianimazione presso l’ospedale “Mons. Dimiccoli”
di Barletta, testimone diretto delle conseguenze più drammatiche degli incidenti.
Uno dei momenti più significativi sarà la testimonianza di Giuseppe Di Bari, papà di Iacopo, che
porterà una voce di dolore, ma anche di impegno civile. La sua storia è un monito e allo stesso tempo un
appello affinché nessuno dimentichi che ogni scelta, ogni distrazione, ogni superficialità sulla strada può
cambiare per sempre il destino di una famiglia.
Con questo nuovo incontro, l’Associazione Iacopo Di Bari APS rinnova la propria missione:
trasformare il dolore in consapevolezza, la memoria in impegno, la tragedia in un percorso educativo
capace di salvare vite. Educare non è solo informare, ma accompagnare, scuotere coscienze, costruire
una cultura della sicurezza che parta dai giovani e arrivi all’intera comunità.