Attualita
sabato, 14 giugno 2025
09:28:00
Comitato 167: "Consiglio Comunale del 16 giugno: la città "liberata"... dal buon senso. La periferia resta ostaggio del pressappochismo"
A nome di Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella
Lunedì 16 giugno torna il Consiglio Comunale di Barletta, e con esso l’ormai consueta rappresentazione dell’approssimazione elevata a metodo di governo.
All’ordine del giorno, un menù già tristemente noto: debiti fuori bilancio (sempre loro, anche se ora solo per un “modesto” 52% del tempo), e un bel fuoco d’artificio di variazioni di bilancio. Programmazione? Visione? Roba da idealisti.
Ricordiamo con un sorriso amaro quella promessa elettorale di “liberare la città”. A distanza di tempo, possiamo dire che sì, la città è stata liberata… ma da ogni slancio, da ogni progettualità, da ogni possibilità di miglioramento reale.
Bloccata, impantanata, e a giudicare dal silenzio assordante dell’amministrazione, persino imbavagliata. Perché se il cambiamento doveva partire dal dialogo con i cittadini, possiamo dire che siamo andati in direzione ostinata e contraria: martedì 10 giugno, il Sindaco ha accuratamente evitato l’incontro pubblico presso l’auditorium della Parrocchia San Giovanni Apostolo dove si parlava del diritto alla salute dei cittadini la cui responsabilità è in capo al Primo Cittadino. Troppo rischioso, forse, dover rispondere alle domande vere della gente reale.
Ma si sa, ci sono priorità. E in cima all’agenda del Primo Cittadino sembra esserci l’ennesimo casting per sostituire l’ultimo degli assessori caduti in battaglia. A Barletta gli assessori cambiano più in fretta del meteo, ma alla fine piove sempre sulle stesse teste.
Intanto, la Zona 167 continua a vivere tra abbandono, degrado e insicurezza, senza un solo segnale concreto da parte dell’Amministrazione. I problemi aumentano, le risposte restano confinate ai comunicati e agli slogan da campagna elettorale.
Il Comitato di Quartiere 167 non smetterà, naturalmente, di denunciare questo immobilismo camuffato da amministrazione.
Chiediamo ancora una volta, e tante altre volte lo faremo, quello che dovrebbe essere scontato: ascolto, partecipazione, interventi.
Invece, ci ritroviamo con una città che non solo non è stata liberata, ma che appare sempre più prigioniera dell’indifferenza di chi governa prono esclusivamente alla preservazione della poltrona ad un prezzo elevato che tanto pagano i cittadini.
Barletta, lì 13/06/2025 Il Presidente
Giuseppe Di Bari
Redazione