Attualita
sabato, 3 maggio 2025
10:02:00
Comitato 167: "Tari 2025: altro che equità, è l'ennesima stangata per i cittadini onesti"
La nota di Di Bari e Patella
Ancora una volta, nel silenzio assordante di chi dovrebbe tutelare i cittadini, il Consiglio Comunale di Barletta approva senza batter ciglio l'ennesimo aumento di quasi il 10% della TARI. Sì, avete capito bene: mentre si parla di “perequazione”, “sensibilizzazione” e “cause esterne”, la realtà è che le famiglie della Zona 167 – e non solo – verranno colpite da un altro pesante salasso.
Sono anni che ci sentiamo raccontare la favola della raccolta differenziata come panacea per abbassare i costi del servizio. Ebbene, dove sono i benefici promessi? Dove sono le riduzioni annunciate? I cittadini, quelli veri, quelli che ogni giorno separano carta, vetro e plastica, non hanno visto neppure un centesimo di sconto in bolletta. Anzi, vengono premiati con rincari continui mentre si chiede loro di essere “più virtuosi”.
E mentre l’assessore all’ambiente e vice sindaco Cefola, con una ben infiocchettata presentazione con tanto di slides, addossa le colpe a inflazione, caro energia, materie prime e Regione Puglia, noi ci permettiamo di guardare oltre Barletta, oltre le scuse prefabbricate. Città di dimensioni simili – come Andria, Altamura o persino Trani – riescono a contenere i costi, senza vessare i cittadini con aumenti ciclici. Forse lì le amministrazioni si assumono la responsabilità politica di scelte concrete? Pur non giurandoci sappiamo che a Barletta, invece, si preferisce piangere miseria e scaricare tutto sui soliti noti: noi contribuenti.
Si parla di un 23/24% di crediti di dubbia esigibilità che aumenteranno fisiologicamente ed inevitabilmente con l’aumento della tassazione. E allora che paghino i furbi, non si spremano sempre gli stessi cittadini onesti! Invece di rafforzare gli strumenti di riscossione pubblica, si vocifera persino di esternalizzare i recuperi a soggetti terzi, cioè privatizzare il recupero fiscale, con costi aggiuntivi che – ne siamo certi – ricadranno ancora una volta su di noi.
Quanto all'idea della tariffazione puntuale (“più inquini, più paghi”), che sarebbe davvero un passo avanti verso l’equità, viene sistematicamente evocata, ma snobbata, con la solita scusa che “funziona solo in pochi comuni”. Forse perché quei pochi comuni hanno il coraggio di innovare, mentre qui si resta impantanati nella mediocrità e nella paura di perdere consenso.
Siamo stanchi di essere trattati come bancomat dell’inefficienza pubblica, di sentire sempre le stesse giustificazioni e vedere sempre le stesse facce alzare la mano per votare aumenti o al massimo per chiedere 10 minuti di sospensione durante le imbarazzanti sedute del Consiglio Comunale. Ci chiediamo: che fine hanno fatto gli utili della BarSA? Perché non si tagliano i privilegi, le spese inutili, le consulenze dorate?
Il Comitato della Zona 167, interpretando il comune sentire dei residenti della periferia e dell’intera città invoca un immediato ripensamento sull’aumento TARI; un piano di verifica puntuale sui costi reali del servizio rifiuti; l’attivazione immediata di progetti pilota per la tariffazione puntuale; il coinvolgimento dei comitati cittadini nelle scelte strategiche ambientali.
Siamo cittadini, non sudditi. Siamo esausti di pagare per colpe non nostre. È ora che chi governa questa città dimostri di avere coraggio e rispetto per la gente che rappresenta.
Redazione