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martedė, 7  febbraio 2023



17:00:00
Transizione energetica: in Europa sorpasso delle rinnovabili sul gas
Italia in controtendenza, primato del gas e “sblocca trivelle”. Puglia prima per energia eolica



Un tema “caldo” su cui si discute da tempo e si cercano soluzioni è quello della transizione energetica. Il passaggio da un sistema che si basa su energia derivante da fonti inquinanti a un modello che si basi su fonti green e rinnovabili è di vitale importanza per salvare il pianeta e intraprendere un modello di sviluppo sostenibile dell’intera società.

Cinque le azioni da sviluppare: Economia circolare, Fonti energetiche rinnovabili, Mobilità ad emissioni zero, Stop alle trivelle, Tutela della biodiversità. L’Unione Europea ha preso atto dell’emergenza ambientale ed ha redatto il Green Deal, un pacchetto di iniziative strategiche che mirano alla riduzione delle emissioni del gas serra di almeno il 55% entro il 2030 e emissioni zero entro il 2050. Diciamo subito che siamo sulla buona strada. Nel 2022, l’elettricità prodotta da eolico e solare ha soddisfatto un quinto della richiesta europea e per la prima volta ha superato la quota del gas.

Le rinnovabili hanno generato il 22% dell’elettricità, il gas il 20%, il carbone il 16 % . Per il 2023, le previsioni parlano di una accelerata delle rinnovabili (+20%) e di una diminuzione delle fonti fossili (-22%). Venti Paesi della U.E., hanno stabilito dei veri record di energia eolica e solare, tra questi purtroppo non figura l’Italia. Nel nostro Paese, il gas, con il 50,68%, è ancora la prima fonte di energia, eolico e solare sono ferme al 17,08% , idroelettrico 10,74%, carbone  7,6%; l’aggregazione di tutte le fonti rinnovabili si attesta al 36,44%, le fonti fossili al 63,56%. L’energia eolica ha coperto il 6,4% della domanda elettrica dell’Italia e rappresenta il 20,7% di tutte le fonti rinnovabili. Il 96,8% della potenza eolica complessiva nazionale si concentra al sud e in particolare nei mari della Puglia, Sicilia e Campania.

Regione leader è la Puglia con 2.996 MW, seguita dalla Sicilia con 2.123 MW, la Campania 1.841 MW. Il futuro dell’eolico passa dal mare. L’ Italia ha 11,700 km2 di costa e con l’offshore, sfruttando la potenza dei venti in mare aperto, può produrre energia pulita illimitata. Possiamo essere i primi produttori di energia eolica ma continuiamo ad essere innamorati del fossile, tant’è che il governo approva il ddl “sblocca trivelle”. Uno dei cinque punti voluti dalla U.E. è proprio lo stop alle trivelle, il governo invece autorizza a bucare il mare, ad inquinarlo e a distruggere l’ecosistema marino, l’ambiente e la salute umana.

Non si può giocare su due tavoli, la partita è una sola ed è quella della salvaguardia del pianeta attraverso nuove politiche ambientali e la green economy come investimento sul futuro.
 


Cataldo Colamartino



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