Dopo il recente crollo a Barletta il 16 giugno 2021 in Via Giuseppe Curci provocato probabilmente da una fuga di gas in cui ci sono stati 3 feriti, si ricorda ancora una volta il tragico crollo di Via Canosa accaduto il 16 settembre 1959 che ha portato via numerose vite, vite intrappolate fra le macerie.

“Mia madre mi ha salvato facendomi da scudo perché fu ritrovata sul mio corpo”, questa è una delle testimonianze emerse fra le tante raccolte in questi anni.

Il 16 settembre si è svolto il 62° anniversario della morte delle 58 vittime innocenti scomparse durante il crollo, notizia che ha cavalcato le prime pagine di tutti i giornali. Vite spezzate che il “Gruppo di lavoro, studio e ricerca permanente sulla mala edilizia a Barletta per la storia dei crolli del 1952,1959 e 2011” ha voluto ricordare con i sopravvissuti commemorando le famiglie delle 58 vittime colpite dal doloroso accaduto. Quest’anno come ogni anno, si è celebrato l’anniversario ponendo una corona di alloro accanto alla stele-cippo in Via dei Pini.

Purtroppo, il crollo di Via Canosa non è stato l’unico a Barletta, si ricorda il crollo in Via Magenta l’8 dicembre 1952 che provocò 17 morti e 12 feriti. Inoltre, si ricorda il 3 ottobre 2011, data in cui in via Roma il crollo di una palazzina uccise quattro operaie e una ragazzina. Portare alla memoria le tragedie è un modo per prevenirle ed evitarle oggi. La politica dovrebbe garantire la sicurezza delle costruzioni in modo tale da non dover subire altre tragedie come queste.