Politica
lunedė, 11 agosto 2025
13:20:00
Piscina comunale in arrivo, ma il Manzi Chapulin rischia il tracollo
Il PD di Barletta: “Bene il progetto per la piscina, ma i 200mila euro sottratti al campo sportivo mettono in pericolo l'omologazione e l'attività calcistica. Impianti cittadini fermi al palo e nessun regolamento per l'assegnazione degli spazi”
Siamo soddisfatti che il progetto per la realizzazione della piscina comunale stia finalmente procedendo nella giusta direzione: lo sport merita attenzione, e Barletta ha bisogno di impianti adeguati e moderni.
Tuttavia, non possiamo nascondere una forte preoccupazione: 200.000 euro sono stati distolti dai fondi destinati ai lavori per il Campo sportivo Manzi Chapulin per essere dirottati sulla piscina. Una scelta che rischia di compromettere ulteriormente la già critica situazione del Manzi, dove l’omologazione è già scaduta e, nel 2026, scadrà anche quella dell’intera struttura.
Le associazioni sportive, con grande senso di responsabilità, hanno provveduto autonomamente a richiedere il sopralluogo della FIGC e a sostenere i relativi costi. Sono arrivate prescrizioni e indicazioni per una parziale omologazione del terreno di gioco valida fino ad aprile 2026. Ma dopo quella scadenza, serviranno lavori più importanti, nella speranza che vengano rispettati i fondi previsti nel cronoprogramma presentato in IV Commissione.
Nonostante gli assessori allo Sport continuino a cambiare, l’impiantistica sportiva cittadina resta ferma al palo. Restano irrisolti i nodi del campo Cappuccini, dell’ex Pattinodromo, del campetto di via Leonardo da Vinci angolo via Palmitessa, del Green Park di via Rossini e del campetto a Patalini. Dal 2023 continuiamo a segnalare, sia in Commissione Sport sia in Consiglio Comunale, che numerosi impianti sportivi in città versano in stato di abbandono e che non sono mai state avviate gare pubbliche per l’assegnazione degli spazi. Una situazione di stallo che penalizza le associazioni e i cittadini, e che dimostra la totale assenza di programmazione e trasparenza da parte dell’amministrazione. Inoltre, le associazioni, autofinanziandosi ancora una volta, hanno chiesto alla FIGC di poter disputare le gare giovanili sul campo Simeone. A seguito di sopralluogo, è arrivata l’autorizzazione in deroga solo per le categorie Under 14, 15 e 17, nonostante le misurazioni del campo siano state effettuate con leggerezza.
Infine, segnaliamo una grave mancanza: la città di Barletta è ancora priva di un regolamento per l’assegnazione degli spazi sportivi comunali. Una lacuna che genera incertezza, disparità e mancanza di trasparenza.
Lo sport è crescita, socialità, educazione. Ma servono strutture, regole e rispetto per il lavoro quotidiano delle associazioni. Senza, nessun “faro” sarà sufficiente ad illuminare un futuro sportivo degno di questa città.
Partiti Democratico, circolo di Barletta
Redazione