Alla fine il DPP è stato approvato ma pare che il Sindaco Cascella voglia tenere la barra dritta e confermare le proprie dimissioni, lasciando passare i 20 giorni utili alla decadenza.

Il Documento Programmatico Preliminare che inglobava anche il Rapporto Ambientale Orientativo (R.A.O.) è stato approvato con 19 voti favorevoli. Si tratta di un passo importante verso il PUG, il nuovo Piano Urbanistico Generale, la nuova mappatura della città di Barletta. Una città che è cambiata tanto nel tempo, a suon di varianti, con un vecchio Piano Regolatore Generale risalente agli anni '70. Il punto (quarto tra quelli all'Ordine del Giorno) è stato anticipato. In precedenza, il Consiglio sempre con voti 19 ha varato le modifiche apportate al Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana. Il DPRU è stato già ammesso ad un finanziamento di 5 milioni di euro messi in campo dalla Regione e riguarda interventi di efficientamento energetico, abbattimento di barriere architettoniche, spazi attrezzati per lo sport e rigenerazione di alcuni immobili comunali.

Ma torniamo al DPP. Sul punto i consiglieri Carmine Doronzo e Maria Campese hanno presentato ben 9 emendamenti. Fabbisogno abitativo al 2031, aggiornamenti dei dati sulla base del patrimonio edilizio già realizzato, parco urbano lungo la fascia costiera, l'adeguamento del PUG al decreto ministeriale, l'esclusione di una nuova espansione, l'ampliamento del Cimitero, il riconoscimento del tracciato di via dei Muratori e di via degli Artigiani. Questi accorgimenti sono stati tutti approvati.

Il dibattito si acceso, prevalentemente, sulla delocalizzazione delle aziende, ipoteticamente, inquinanti. L'emedamento è stato bocciato e tutti d'accordo sull'intesificazione di controlli sull'impatto ambientale che queste attività produttive hanno sulla salute dei cittadini.

Successivamente, il Consiglio si è sciolto per assenza del numero legale. Si tornerà in aula quest'oggi in seconda convocazione (l'ultima probabilmente prima del voto amministrativo del 10 giugno).

Per la cronaca va detto che in chiusura d'assemblea è venuto fuori uno 'scontro' sul concetto di coerenza politica che vi è nella città di Barletta ed in Consiglio Comunale. A Barletta, purtroppo, la coerenza non esiste ma si fa sempre a gara per salire sul carro del vincitore. A dirlo è la storia del passato, è la storia che verrà.