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domenica, 26  luglio 2020



19:37:00
Accadde oggi: 92 anni fa nasceva Stanley Kubrick
«Se può essere scritto o pensato, può essere filmato»



«I film trattano di emozioni e rispecchiano la frammentarietà dell'esperienza. Quindi è fuorviante cercare di sintetizzare a parole il significato di un film».

Tra i migliori cineasti che il mondo del cinema abbia mai avuto: signore e signori in piedi dinanzi a Stanley Kubrick!

 

Nato a New York, nel disagiato quartiere del Bronx, il 26 luglio 1928 da genitori di origine austriaca ed ebraica. Sin dalla tenera età si appassiona alla fotografia tanto da passare ore intere a studiare una sola inquadratura e diventare un ossessionato perfezionista.

 

All’età di 19 anni Kubrick dedica la sua vita e il suo tempo alla visione di vecchi film nella sala di proiezione del “Museum Of Modern Art” di NY, dai quali trae ispirazione e ammirazione.

 

Amante del jazz e della filosofia, si ispirerà al pensiero di Nietzsche per girare molti dei suoi film, anticonvenzionali e controcorrente. Dopo l’uscita di “Arancia Meccanica” nel 1971, uno dei film di maggiore influenza sul cinema mondiale, egli dichiarò: 

 

«L'uomo è un ignobile selvaggio. È irrazionale, brutale, debole, sciocco, Sono interessato alla brutale e violenta natura dell'uomo perché è una sua vera rappresentazione e ogni tentativo di creare istituzioni sociali su una visione falsa della natura dell'uomo è, probabilmente, condannato al fallimento».

 

Nutriva fortissimi dubbi sulla bontà della specie umana e sulla capacità di autogovernarsi senza istituzioni, considerando ogni uomo come un essere aggressivo e violento per natura.

Esperto nel gioco degli scacchi, un vecchio aneddoto racconta di quando un attore portò sul set una scacchiera per sfidare il grande regista e di come Kubrick abbia vinto contro tutto il cast, senza mai vacillare dal podio! 

 

Candidato agli Oscar numerose volte, è nel 1969 che si aggiudica il prestigioso premio per gli effetti speciali di uno dei tanti capolavori da lui prodotti, “2001: Odissea nello spazio”. Il film, oltre a essere uno dei picchi più alti raggiunti dalla cinematografia mondiale, è una profonda riflessione filosofica sulla natura dell'uomo, sulla sua evoluzione e sul suo futuro in rapporto con l'universo.

 

Marito amorevole e padre di tre figli, Kubrick èconsiderato uno dei registi che hanno fatto la storia del cinema, specie per la sua espressività lontana dai canoni hollywoodiani e la sua capacità unica di esplorare più generi, senza farsi dominare dalle convenzioni.

 

“Shining”, “Full Metal Jacket”, “Lolita”, sono solo alcuni dei grandi film che hanno reso la sua carriera così storica e gloriosa. Spesso andato incontro alla censura, Kubrick non ha mai rinunciato ad esprimere il suo punto di vista sull’uomo e sulla vita, nella maniera più insolita e all’avanguardia di sempre attraverso una macchina da presa.

 

Il 7 marzo del 1999, il cinema perde una delle sue entità più divine di sempre. Stanley Kubrickmuore durante il sonno per un infarto, nella sua casa di campagna all'età di settant'anni. 

I suoi film sempre emergeranno per la presenza di una stretta connessione tra etica ed estetica, sfuggendo alla tentazione di esprimere una morale. In questo modo le immagini e il messaggio si fondono, e la valutazione di ciò a cui si assiste è lasciata totalmente alla volontà e allo sguardo dello spettatore.

 

«A volte la verità di una cosa non è tanto nel pensiero di essa, quanto nel modo di sentirla».

 

 



Redazione



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