La disponibilità idrica negli invasi del consorzio della capitanata scende rispetto allo scorso anno. Secondo i dati ufficiali forniti, la differenza si aggira intorno ai 50 milioni di metrocubi in meno. Grande differenza la fa la situazione dell’invaso e della diga di Occhito sul Fortore. 121 milioni la disponibilità idrica nel 2024, 71 milioni di metrocubi nel 2025. Situazione già sollevata con la mozione Tutolo-Barone in Regione Puglia mentre il 20 giugno scorso è stato il consigliere regionale Joseph Splendido a chiedere con un’interrogazione urgente alla Regione azioni immediate contro la siccità che colpisce il Gargano, denunciando costi insostenibili per l’acqua e gravi rischi per agricoltura e zootecnia chiedendo aggiornamenti sul Piano di emergenza idrica 2025, sull’arrivo dei fondi richiesti a Governo e UE (1,3 miliardi), nuovi aiuti alle imprese e l’uso di autobotti per le aziende più colpite. Anche la diga Marana-Capacciotti e quella di Capaccio vivono situazioni particolari: la prima rispetto ai circa 24 milioni di metrocubi dello scorso anno si è ridotta a quasi 20 milioni, la seconda, che avrebbe una capacità utilizzabile di circa 17 milioni, nel 2024 conteneva 3milioni e 100 di metricubi, mentre in questo 2025 la disponibilità si è ridotta a 2 milioni e 3. Diversa la situazione della diga di San Pietro sull’Osento: 1 milione e due nel 2024, 6 milioni e 7 nel 2025, unico segno positivo di questa annata. Situazione, chiaramente, da tenere sotto controllo che però ormai da tempo sta tenendo in agitazione gli agricoltori di tutta la Puglia. Secondo Coldiretti, la siccità è ormai la principale calamità per l’agricoltura pugliese, con danni stimati in oltre 70 milioni di euro l’anno.