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mercoledė, 13  dicembre 2023



10:30:00
A tavola dalle frittelle alle cartellate, le tradizioni barlettane natalizie
In dialetto ''carteddàte'' dall'impasto semplice a base di olio



Ormai manca poco al tour the force gastronomico di Natale, l'Immacolata ha inaugurato il periodo delle feste natalizie, e la dieta ormai è solo un ricordo. Dalla consistenza croccante, fritte nell'olio extravergine di oliva, le frittelle sono le protagoniste di questo periodo. Vuote, ripiene con: tonno e capperi, acciughe, mozzarella e pomodoro, rape, sono riproposte anche la viglia di Natale, accompagnate con le orecchiette alle cime di rape, quest'ultima prelibatezza invernale.
 
Camminando per le strade della città le nostre narici si inebriano di odore di fritto, che ci risveglia vecchi ricordi. Molte famiglie comprano l'impasto per friggerle con l'eccellente olio evo della nostra terra, altre le comprano già pronte, le più legate alla tradizione le impastano a mano. E poi c'è il baccalà fritto che insieme al calzone con cipolle porraie (dette ''sponse''), acciughe, capperi e olive, non deve mancare.
 
Dal salato al dolce, in questi giorni i barlettani sono impegnati nella preparazione delle famose cartellate. In dialetto ''carteddàte'', dall'impasto semplice a base di olio, vino bianco e farina, fritte nell'olio evo e passate nel vincotto, a cui dare la forma di rosette, sono dolcetti friabili e croccanti dalle origini molto antiche. Il nome potrebbe derivare da carta, incartellate, cioè sinonimo di incartocciate, secondo la loro tipica forma arabesca. Nella tradizione cristiana, invece, rappresenterebbero l'aureola o le fasce che Gesù bambino indossava nella culla; ma anche la corona di spine della crocifissione. C'è chi le condisce con il vincotto d'uva, chi con quello di fichi e chi con il miele.

Ecco gli ingredienti per 30 cartellate:
Olio evo 30 g
Farina 0 300 g
Vino bianco secco 115 g
Vincotto 300 g
Per friggere: olio di semi 1 lt

Preparazione:
Per iniziare procurati un piano di lavoro e impasta la farina con olio, un pizzico di sale e vino bianco. Amalgama bene il tutto fino a ottenere un impasto liscio, sodo ed elastico. Lascia riposare per circa 30 minuti comprendo l’impasto con un panno al fine di permettere una lievitazione a temperatura stabile. Dopo i 30 minuti puoi riprendere a lavorare la pasta lievitata, stenderla fino a renderla molto sottile e ritagliare con la rotella dentellata delle strisce lunghe circa 50 cm e larghe 3 cm.
Pizzica le strisce e forma delle rosette: parti dall’estremità e arrotola le strisce su se stesse pizzicando i bordi per farle aderire meglio. Una volta ottenuta la forma preferita, lascia riposare e asciugare per una notte intera. La mattina successiva prepara un tegame largo e alto con abbondante olio bollente (150° circa) e immergi le cartellate per 1-2 minuti fino a quando iniziano a diventare dorate. Scola e assorbi l’olio in eccesso su fogli di carta da cucina e fai raffreddare.
Riscalda in un tegame il vincotto d’uva per renderlo meno denso e intingi le cartellate. Il tuo piatto è ora pronto per essere gustato!
 
Un altro dolce tipico barlettano è il torrone artigianale di Santa Lucia, che proprio oggi potremo acquistare alle bancarelle nei pressi della chiesa della Santa. E voi cosa preferite Panettoni, pandori, dolciumi confezionati, o dolci più genuini fatti in casa dalle nostre mamme e nonne?
 


Redazione



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