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giovedė, 7  dicembre 2023



11:25:00
Giornata di preghiera e sensibilizzazione per il Seminario Arcivescovile Diocesano
Venerdì 8 dicembre, solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria



Venerdì 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, nella diocesi si vivrà la Giornata di preghiera e sensibilizzazione per il Seminario Arcivescovile Diocesano 2023 sul tema «“Avvenga per me secondo la tua parola” Lc 1,38».

Per l’occasione don Davide Abascià, rettore del Seminario e responsabile del Centro Diocesano Vocazioni, la comunità dei sacerdoti impegnati nel Seminario per le attività di pastorale vocazionale, nonché l’Equipe di lavoro, hanno diramato una comunicazione di cui si porge il testo integrale.

«“Buon seme non mente”! Anche quest’anno vivremo la Giornata del Seminario il giorno in cui, liturgicamente, la Chiesa ci consegna la Vergine Maria come donna immacolata, concepita senza peccato originale.

E se è vero che il seme non è una parola nostra, ma “Parola di Dio” (cf. Lc 8, 11), non può non mentire sulla nostra vita di discepoli battezzati; non può non raccontarci dell’amore che il Padre nutre per noi. La risposta di Maria esprime tutto il desiderio di noi, popolo santo di Dio,

“Buon seme non mente!”. Quest’anno abbiamo scelto di coinvolgere alcune comunità parrocchiali della zona pastorale tranese: Parrocchia “SS. Angeli custodi”, Parrocchia “San Giuseppe”, Parrocchia “S. Maria del pozzo” e la Parrocchia-Santuario “Madonna di Fatima”.

Le celebrazioni eucaristiche del mattino saranno presiedute dai presbiteri della fraternità presbiterale del seminario e, nelle stesse, alcuni membri dell’equipe del Centro  diocesano vocazioni terranno delle testimonianze vocazionali.

Quest’anno, inoltre, il Centro diocesano vocazioni si arricchisce di una nuova piccola equipe che lavorerà per favorire la crescita di una “cultura vocazionale”, espressione che ritroviamo in un documento curato dalla Pontificia opera delle vocazioni ecclesiastiche, Nuove vocazioni per una nuova Europa, del 1997.  Seppure a distanza di anni, questo testo rimane ancora oggi una pietra miliare per la pastorale vocazionale.

In un passaggio, al numero 12, leggiamo:

“Occorre chiarire la relazione tra prassi e verità, tra istante storico personale e futuro definitivo universale o tra bene ricevuto e bene donato, tra coscienza del dono e scelta di vita. Noi sappiamo che è proprio attorno a questi punti che si concentra anche una certa crisi di significato, da cui derivano poi una cultura antivocazionale e un'immagine d'uomo senza vocazione.

Dunque di qui deve partire o qui deve approdare il cammino della nuova evangelizzazione, per evangelizzare la vita e il significato della vita, l'esigenza di libertà e di soggettività, il senso del proprio essere al mondo e del relazionarsi con gli altri.

Di qui potrà emergere una cultura vocazionale e un modello d'uomo aperto alla chiamata. Perché a un'Europa che va ridisegnando in profondità il suo volto non venga a mancare la buona novella della pasqua del Signore, nel cui sangue i popoli dispersi si sono riuniti e i lontani sono diventati vicini, « abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia » (Ef 2, 14). Possiamo anzi dire che la vocazione è il cuore stesso della nuova evangelizzazione alle soglie del terzo millennio, è l'appello di Dio all'uomo per una nuova stagione di verità e libertà, e per una rifondazione etica della cultura e della società europea”.

Questo piccolo gruppo di lavoro, interagendo con l’Ufficio Cultura e comunicazioni sociali e altri uffici diocesani, si occuperà di promuovere iniziative a favore del dialogo con i mondi della cultura, terreno comune su cui credenti e non credenti si ritrovano a vivere, confrontarsi e camminare insieme.     

Continuiamo a pregare il padrone della messe perché doni alla nostra Chiesa diocesana vocazioni autentiche e in particolare dei pastori liberi di amare secondo il suo cuore.

La Vergine Maria, invocata nel nostro seminario con il titolo di “Regina degli apostoli”, interceda per noi. Il suo essere “tutta bella” ci richiami alla nostra bellezza d’animo per accogliere il seme della Parola del Padre, Cristo Gesù. “Buon seme non mente!”».



Redazione



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