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venerdė, 28  dicembre 2018



13:25:00
Barletta Calcio, due amichevoli per aiutare Chiara
Sabato sfida con l'Audace Cerignola, domenica contro l'Audace Barletta



Saranno due test amichevoli ad archiviare il 2018 del Barletta 1922: la rosa di mister Franco Cinque sarà ospite domani, sabato 29 dicembre, al “Monterisi” dell’Audace Cerignola, club oggi in seconda piazza nel girone H di serie D (fischio d’inizio alle 15), mentre domenica 30 dicembre alle 10 sarà tempo della partita di solidarietà contro i concittadini dell’Audace Barletta, società militante nel campionato di Promozione Pugliese, organizzata per aiutare la giovane Chiara e la sua famiglia.la partita di solidarietà contro i concittadini dell’Audace Barletta, società militante nel campionato di Promozione Pugliese, organizzata per aiutare la giovane Chiara e la sua famiglia. Dopo i due test scatterà il “rompete le righe” per Capodanno per Negro e compagni, con ripresa degli allenamenti fissata per mercoledì 2 gennaio.

#AiutiamoChiara

Chiara Corcella è una ragazza di 20 anni di Barletta ex studentessa del liceo scientifico Carlo Cafiero definita da amici e parenti come una persona solare e determinata. Purtroppo il 4 settembre scorso la sua vita è stata stravolta.

Chiara studentessa universitaria di ingegneria, decise di frequentare l’università europea e di partire per l’Erasmus al fine di fare un esperienza all’estero per migliorare la propria conoscenza nelle lingue inglese e spagnolo. Precisamente ha iniziato questo percorso di studi in un polo ingegneristico importante a Manresa, paese di 80 mila abitanti poco distante da Barcellona.

Un giorno mentre stava fumando una sigaretta con la sua amica, seduta sul davanzale della finestra della sua stanza, il muretto cede sgretolandosi e facendo precipitare Chiara nel vuoto finendo prima su un auto e poi a terra.
Subito soccorsa dagli amici Chiara con il battito a minimo senza dar alcuna risposta, entra in coma. L’intervento al cervello è durato cinque ore e i medici le hanno dato il 50% di possibilità. 

Chiara ha lottato per la vita e la morte e dopo venti giorni ha riaperto gli occhi. Però il processo di recupero pare sia lungo e costosissimo. Il danno è principalmente neurologico e secondo il professor Leopold Saltuari neuro-riabilitatore, un miglioramento per la ragazza può essere possibile presso la clinica neurologica e di neuro riabilitazione acuta Hochzirl a pochi chilometri da Innsbruck.

Una clinica il cui costo della degenza è pari a 1000 euro giornalieri. Di qui l’appello a tutti da parte dei genitori nel tentativo di riuscire ad affrontare tali spese chiedendo aiuto alla collettività per cercare di riuscire a sostenere economicamente Chiara nella sua riabilitazione. La città di Barletta ha risposto mobilitandosi sempre più per riuscire a dare un contributo alla famiglia di Chiara.



Francesco Zagaria



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