È di 415mila euro il risultato finale dell’aumento di capitale chiusosi lo scorso 19 giugno in casa Fidelis Andria. Un traguardo che il presidente Luca Vallarella definisce “un buon inizio, un punto di partenza”, pur ammettendo che l’obiettivo iniziale era ben più ambizioso: raggiungere quota un milione. “Il progetto è aperto a tutti – ha ribadito – e vogliamo coinvolgere nuovi investitori. Siamo una società composta da 23 soci, con un modello partecipativo che evita di gravare su un unico soggetto”. Attualmente sono 83 le quote sottoscritte: 42 in mano a Vallarella, le restanti suddivise tra gli altri soci. Il budget raccolto rappresenta la base per costruire la nuova stagione sportiva, alla quale si aggiungeranno le risorse derivanti da sponsorizzazioni, campagna abbonamenti e incassi del botteghino. “A differenza di molte realtà, noi abbiamo già versato il budget prima dell’inizio del campionato”, ha sottolineato Vallarella. A partire da metà luglio, la società inizierà ad affrontare il saldo e stralcio della debitoria erariale pregressa, un impegno che la dirigenza ha scelto di gestire internamente. “Andria merita un campionato importante e non può permettersi una stagione anonima”, ha concluso il presidente. Il direttore generale Vincenzo Pastore ha voluto evidenziare anche un segnale simbolico forte: l’ingresso in società di rappresentanti storici del tifo organizzato, che hanno acquisito due quote. “Tutti i soci sono importanti – ha detto – ma questo gesto ha un valore particolare. È bello vedere un legame così autentico tra società e tifoseria. Speriamo possa aprire nuove prospettive”.