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lunedė, 22  gennaio 2024



13:52:00
Barletta Calcio, cosa ti succede? Raschiato il fondo, è necessario rialzarsi
Biancorossi a -4 dalla zona retrocessione



Si aspettavano risposte sul campo, le più attese, contro il Gallipoli in terra salentina. Risposte assolutamente negative, una sconfitta che brucia non solo per la prestazione in campo ma soprattutto per la classifica.
Il Barletta ha allo stato attuale 22 punti, 4 in più dalla zona retrocessione dove a 18 punti ci sono Santa Maria Cilento, Bitonto e Palmese. Biancorossi che non sanno più vincere: era infatti il 12 novembre quando la squadra allenata ‘’all’epoca’’ da mister Ginestra trionfò sul Gravina 3-2 con gol di Caputo al minuto 89. Di lì in poi, sconfitte con Fidelis Andria, Team Altamura, Martina (con le dimissioni del tecnico campano), Angri, Paganese e per ultimo il Gallipoli. Solo tre i risultati utili, segno X con Casarano, Fasano e Polisportiva Santa Maria Cilento. Troppo pochi per una società con altre ambizioni ad inizio stagione. Tutti, infatti, ricordano a menadito le dichiarazioni del Presidente Onorario Mario Dimiccoli del 14 luglio 2023:” Si cerca di migliorare il risultato dell’anno scorso, si cerca di fare meglio, anche se a me farebbe molto piacere che la squadra incominciasse un attimino a giocare a pallone; non ho mai nascosto, anche se i risultati ci hanno sorretti, però a me personalmente non piaceva la squadra come giocava, si faceva fatica a fare tre passaggi di fila. Mi auguro che quest’anno si torni a giocare a calcio, sono sicuro che con il mister (Ginestra, n.d.r.) si tornerà a giocare a calcio e che la gente si possa tornare a divertire”.

Nessuno di questi auspici è stato realizzato e a distanza di circa due mesi nemmeno quello della conferenza stampa del 30 novembre scorso, con le parole del Direttore Generale Beppe Camicia:” È un momento particolare che mai avrei pensato di attraversare. Era doveroso metterci la faccia per tranquillizzare la piazza pur essendo coscienti e consapevoli del momento no, abbiamo la determinazione giusta che ci può permettere di venir fuori da questo momento particolare e abbiamo assolutamente la barra dritta perché sono convinto che tutti insieme ne verremo fuori”.

Di lì in poi, scoperchiato il vaso di pandora sulla società, rivoluzionata la rosa e lo staff tecnico con l’arrivo del DS Pitino e del tecnico Dino Bitetto, il campionato del Barletta è stato sempre più in declino, fino alla sconfitta di ieri con la cenerentola del girone H Gallipoli. Responsabilità che pesano come un macigno sulla società di Salvatore Vaccariello, ma in realtà guidata da Mario Dimiccoli.
I circa 3000 abbonamenti, atto di enorme fiducia dei Barlettani al Barletta, sono ormai un lontano ricordo che rischia di non tornare più. Numeri che non erano stati toccati nemmeno con la presidenza Tatò quando la Città della Disfida sognava la serie B.

È necessario rialzarsi, vero, ma lo si deve fare con la consapevolezza che questa piazza merita un cambiamento, merita ben altro rispetto alle false promesse di mezza estate.
Obiettivo unico salvarsi, non conta come e quando.
Domenica al Puttilli farà tappa il Nardò di mister Nicola Ragno, uno dei tanti che questa estate ha fatto visita al Barletta, salvo poi restare sulla panchina dei neretini.

Intanto Barletta e i suoi tifosi attendono ancora il budget importante per la campagna acquisti, tanto promesso dal DG Camicia, che ad oggi, a meno di clamorosi (e sperati) sviluppi, è ancora inutilizzato, sperando che esista realmente.
 


Giuseppe Schiavone










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