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venerdė, 30  luglio 2021



15:45:00
Approvato rendiconto in Consiglio a Barletta, l'amministrazione Cannito è salva
15 voti a favore, 14 contrari e 4 astenuti



A Barletta approvato in consiglio comunale il rendiconto finanziario 2020. L’amministrazione Cannito è salva. Qualora non fosse stato approvato sarebbero seguiti 20 giorni per riprovarci e per evitare un cambio di amministrazione. Nessuno scioglimento del Consiglio o elezioni in primavera. Rendiconto approvato: 15 voti a favore, 14 contrari e 4 astenuti.
 
 I sette consiglieri di maggioranza che avevano dichiarato l’appoggio esterno al sindaco Cannito e che sono confluiti nel gruppo Cantiere Barletta restano sui loro passi. Tra i primi interventi in consiglio c’è proprio quello di Ruggiero Dicorato, tra i dissidenti, che ha ribadito: “Poche riunioni di maggioranza, troppo minacce da parte del Primo cittadino, non ci crediamo più in questa coalizione”.
 
Aria di tensione, solo il voto contrario di Coalizione civica è sempre stato certo. Coesi votano contro il rendiconto e quindi contro questa amministrazione. Anche la linea dei consiglieri del PD è sempre stata chiara, preannunciata da una nota stampa inviata a 24 ore dal consiglio comunale di questa mattina: “Non saremo stampella dell’amministrazione Cannito”. È la scelta dei consiglieri Rosa Cascella, Dino Delvecchio, Antonio Divincenzo e Rosanna Maffione. Diversa la scelta di Ruggiero Mennea che vota favorevolmente all’approvazione del rendiconto, per tanto c’è l’appoggio al sindaco. “L'epoca buia dei finti civismi e dei consiglieri che nulla producono poiché a nessuno rispondono deve chiudersi al più presto": si riassume così l’intervento di Divincenzo mentre Dino Delvecchio parla di “Macelleria politica, in questi tre anni abbiamo assistito solo a cambi di poltrone”.
 
E mentre parte del PD crede sarebbe stato meglio il commissariamento, in caso di scioglimento del consiglio poiché di gran lunga più produttivo di un'amministrazione senza numeri per governare, non è stato di questo avviso il Movimento cinque stelle che ha deciso di astenersi al voto. Decisivo anche Giuseppe Dipaola, astenutosi dalla votazione.
 


Domenico Sguera










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