Politica
mercoledė, 4 giugno 2025
20:45:00
Servizi mensa ed erogazione buoni pasto per i dipendenti delle Asl, la nota del M5S
“Mozione approvata nel 2020 e solo oggi si sta pensando a una soluzione per garantire questo diritto”
Si sono tenute oggi le audizioni delle Asl pugliesi, dei sindacati di categoria, dell’assessore al Bilancio Amati e del Dipartimento Salute per quello che riguarda la fruizione del diritto alla mensa per i lavoratori della sanità, o in alternativa l’erogazione dei buoni pasto, richieste anche dai consiglieri del M5S Grazia Di Bari e Marco Galante (capogruppo).
“Il diritto alla mensa, o in alternativa al buono pasto sostitutivo - dichiarano Di Bari e Galante - spetta a tutti i lavoratori del settore della sanità superate le 6 ore lavorative. In Puglia allo stato attuale questo diritto viene garantito solo ai lavoratori della Asl di Bari, a seguito di un lungo contenzioso concluso dalla Regione nel 2017 con una transazione di 15 milioni di euro e a quelli della Asl di Foggia, dove la questione è stata regolamentata nel 2024 ed entro il 30 giugno si dovrebbe partire. Al Policlinico Riuniti invece, la mensa c'è, ma non sarebbe aperta il sabato e la domenica. Per quello che riguarda la Asl di Brindisi è presente la mensa aziendale solo nell’ospedale Perrino, mentre nelle Asl di Taranto, Bat e Lecce questo diritto non è garantito. La Regione deve farsi carico della situazione per dare linee guida uniformi per tutte le aziende sanitarie, non lasciare che ogni Asl regolamenti in modo diverso. La problematica principale è quella relativa alle risorse finanziarie disponibili, dal momento che c’è una norma nazionale che stabilisce che non si possano sforare i tetti di spesa previsti per il personale, e i buoni pasto rientrano nei costi del personale. Questo comporta la difformità nell’erogazione del servizio. Una questione che espone le Asl a numerosi contenziosi, in molti casi vinti dai lavoratori, con evidenti costi aggiuntivi. Abbiamo chiesto di avere un report per quello che riguarda i ricorsi in ogni Asl, che arriverà in una decina di giorni, così da capire quale sia la situazione e a quanto ammontino le spese per i risarcimenti quando le aziende soccombono. Il governo regionale oggi attraverso l’assessore Amati ha riconosciuto la fondatezza delle richieste dei lavoratori, e il dirigente del Dipartimento Salute dott. Nicastro ha spiegato che dopo la ricognizione arrivata dalle Asl si sta lavorando per trovare una soluzione. L’istruttoria dovrebbe concludersi a breve e nelle prossime settimane si arriverà ad una conclusione. L’impegno è stato di riaggiornarsi in commissione per l’ultima settimana di giugno con una proposta definitiva. Quello che dispiace è che si sia arrivati al 2025 per cercare una soluzione, nonostante la mozione presentata dal M5S e approvata all'unanimità nel 2020 per chiedere alla regione Puglia di vigilare affinché in tutte le Aziende sanitarie locali fosse rispettato quanto previsto dal contratto collettivo nazionale. Ora ci dicono che si sta lavorando per capire come fare per garantire servizio, questo vuol dire che tutto è caduto nel vuoto. Serve da parte della politica tutta un’assunzione di responsabilità perché non si possono accettare disparità di trattamento dei lavoratori”
Redazione