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Politica
mercoledì, 2  maggio 2018



12:52:00
TIMAC, revoca facoltà d'uso, stato d'agitazione dei lavoratori
Intervengono il sindaco Cascella e l'avv. Cianci



A seguito della revoca della facoltà d'uso, da parte della Procura di Trani, per l'azienda Timac (leader nel campo dei concimi) con sede a Barletta in via Trani, non mancano le reazioni in merito alla vicenda. Le motivazioni della revoca sono da collegare alla mancata realizzazione delle opere di bonifica da parte dell'azienda. Ieri non è andata inosservata la chiusura della storica sede in occasione della tradizionale sosta dell'icona della Madonna dello Sterpeto oltre allo stato d'agitazione dei numerosi lavoratori (268 tra diretti e indiretti), questa mattina, dinanzi alla sede.

Ad intervenire, al momento, il sindaco Pasquale Cascella che ha così commentato:

"C’e’ da riflettere sulla esasperazione manifestata dai lavoratori della Timac al passaggio della processione con l’icona della Madonna dello Sterpeto che quest’anno lungo il suo percorso dal Santuario verso la Cattedrale di Barletta non è entrata, come da lunga tradizione, all’interno dello stabilimento. Quei lavoratori erano all’esterno di un cancello chiuso perché da circa due anni la magistratura ha disposto il sequestro, sia pure concedendo la facoltà d’uso proprio per conciliare l’attività produttiva con la bonifica degli elementi di contaminazione emersi nel tempo. Ognuno avrebbe dovuto fare la propria parte per evitare che quella possibilità venisse meno. Purtroppo così non deve essere stato se quella facoltà d’uso non è stata prorogata, ma si può e si deve recuperare. C’è una delibera del Comune che ha disposto la progettazione delle attività di bonifica in sostituzione dell’azienda. Tocca ora a tutti gli altri soggetti coinvolti dimostrare lo stesso impegno e interesse a misurarsi con la pesante condizione che ha spinto i lavoratori a manifestare le proprie preoccupazioni con un concreto impegno per lo sviluppo sostenibile a Barletta".

Ad operare un excursus di quanto avvenuto in questi anni è invece l'avv. Michele Cianci, presidente di Operazione Aria Pulita BAT, associazione in questi anni impegnata sulla questione ambientale:

"Con le ordinanze n°3 e 4 del 13.08. e del 23.09.2015, e della Provincia della BAT, l’allora Presidente Avv. Francesco SPINA, su sollecitazione dello scrivente, ordinava la bonifica dell’area industriale contaminata da parte della TIMAC. Tale provvedimento non veniva ottemperato dall’azienda. Successivamente, a seguito di un esposto da parte del Comitato OAP, la Procura di Trani, in persona della Dott.ssa Silvia CURIONE si attivava celermente e richiedeva al GIP, Dott.ssa Angela SCHIRALLI, il sequestro preventivo d'urgenza dell’immobile, con la facoltà d’uso per giorni 90, tempo ritenuto utile alla bonifica del sito inquinato. Successivamente allo scadere di quel termine, sono state richieste ed ottenute ulteriori proroghe atteso che, a dire dell’azienda si stava provvedendo ad ottenere tutte quelle autorizzazioni utili alla bonifica e comunque la stessa era già in itinere. E’ accaduto, però, che con delibera della Giunta Comunale n°23 del 26.01.2018, attesa “l’inerzia” della società TIMAC AGRO ITALIA, in relazione all’adempimento delle predette Ordinanze Provinciali, si è provveduto ad avviare l’esercizio del potere sostitutivo da parte dell’Amministrazione Comunale, come previsto dalla legge, ovvero il comune, a spese dei contribuenti, si è arrogato a se il potere di bonificare quell’area. Fatte queste premesse, era chiaramente prevedibile da chiunque che dopo circa due anni dal sequestro preventivo e tre anni dalle Ordinanze di bonifica, il GIP non avrebbe potuto concedere un ulteriore proroga della facoltà d’uso per una bonifica oggettivamente non effettuata. Pertanto, non è avvenuto tutto come "un fulmine a ciel sereno" anzi era evidente che essendo subentrato il Comune di Barletta nel provvedere ai lavori di bonifica, la facoltà d’uso non avrebbe avuto più ragione di esservi. Noi del Comitato OAP, siamo soddisfatti che in tre anni di lavoro si sia risvegliata una coscienza sociale finalizzata alla tutela dell’ambiente e della salute. Il fatto stesso che per la prima volta nella storia cittadina questa campagna elettorale sia improntata, da parte di tutti i candidati a sindaco, principalmente ed essenzialmente sull’ambiente e sulla salute dei cittadini, dimostra che si è finalmente perso atto dell’importanza dell’argomento anche come volano per l’economia cittadina e mi riferisco al turismo e a tutte le attività connesse ad esso. Bisogna comunque lavorare ancora tanto e cercare di incentivare anche l’uso di messi di trasporto non inquinanti come biciclette, auto elettriche ed altro. Il sogno quasi irrealizzabile di alcuni anni orsono, oggi, si può avverare grazie alla tenacia dei cittadini. Non vi è più l’indifferenza di una volta che ha portato a deturpare questo territorio fantastico geograficamente e storicamente da parte di soggetti senza scrupoli approfittando anche dell’ignoranza di molti".
 


Redazione










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