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lunedė, 22  gennaio 2018



20:35:00
Crollo via Roma, 'no' ad una nuova perizia
La Corte de'Appello respinge la richiesta degli imputati



La corte d'appello di Bari ha respinto la richiesta di una nuova perizia avanzata dalle difese degli imputati nel processo di secondo grado per il crollo della palazzina avvenuto in via Roma, a Barletta, il 3 ottobre 2011 in cui morirono cinque donne. I legali sostenevano che le perizie dei consulenti del tribunale di Trani contenessero contraddizioni sulle cause del crollo. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 5 febbraio per le richieste del procuratore generale, poi nelle successive sarà la volta delle parti civili e delle difese. In tutto 14 gli imputati che rispondono, a vario titolo, di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose plurimi, omissione di atti d'ufficio e violazione di norme antinfortunistiche. In primo grado, nel dicembre 2015, erano state emesse condanne a pene comprese fra i 5 anni e 6 mesi di reclusione e i 4 mesi. Secondo l’accusa il crollo fu causato dai lavori di demolizione della palazzina adiacente a quella dove c'era l'opificio nel quale morirono le donne. Lo stabile, in pratica, faceva parte di un unico aggregato edilizio e dunque ogni intervento non poteva essere separato dal contesto. Nel processo sono costituite 50 parti civili, 43 familiari delle vittime e sette fra enti, associazioni e sindacati, fra i quali Regione Puglia e Comune di Barletta, il quale è anche costituito come responsabile civile. 


Redazione










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